Osnago pensa al polo unico dell’infanzia e punta sui fondi del Pnrr

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In Consiglio l’acquisto del terreno di proprietà parrocchiale limitrofo alla scuola materna di via Donizetti

Critiche dalla minoranza che ha bollato l’operazione come una Cassinetta 2.0

OSNAGO – Costruire un nuovo asilo nido nell’area verde limitrofa alla scuola materna di via Donizetti in modo da creare un polo unico dell’infanzia riservato ai bambini di età compresa tra gli 0 e i 6 anni. E’ il progetto portato avanti dall’amministrazione comunale che, nell’ultimo consiglio comunale, convocato il 29 dicembre, ha portato in votazione la delibera relativa all’acquisto dei terreni di proprietà della parrocchia per cui era già stato previsto, nel bilancio di previsione 2021, l’esborso di 75mila euro.

“Con questo atto iniziamo l’iter per la candidatura del nostro progetto ai fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza – precisa il sindaco Paolo Brivio -. Dovevamo assolutamente acquisire la proprietà dell’area in modo da poter poi procedere con lo studio di fattibilità e non farci sfuggire l’opportunità di attingere agli stanziamenti previsti grazie al Pnrr”.

Tante le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione comunale a procedere in questa percorso, già ipotizzato da tempo: “Osnago ha un nido comunale che funziona bene. La location in piazza Dante ha però dei limiti logistici dovuti principalmente alla ristrettezza degli spazi interni. Non solo, ma vorremmo ampliare leggermente l’offerta passando dagli attuali 25 posti, saturi anche in tempo di Covid, a una trentina”.

Una scelta non condivisa dal gruppo di minoranza Orgoglio Osnago che ha criticato, con più osservazioni, la direzione presa dalla Giunta Brivio: “Sono ragionamenti che si possono fare a partire da numeri, quelli relativi alla natalità, che non abbiamo a disposizione” ha puntualizzato il capogruppo Marco Riva, mentre il collega di opposizione Vittorio Bonanomi ha punto il dito contro la “cementificazione di un’area verde” bollando di fatto l’operazione come un’imprudenza: “Rischiamo di trovarci di fronte a una Cassinetta 2.0 (l’immobile acquistato anni fa dall’amministrazione comunale con l’idea di trasformarlo in una residenza per anziani, senza che questo sia, per svariate ragioni, ancora avvenuto, ndr). Acquistiamo il terreno senza aver uno studio di fattibilità del progetto”.

Critiche a cui il sindaco ha risposto con più interventi, supportato anche dall’assessore all’Istruzione Tullia Ascari e dall’assessore Felice Rocca, che in qualità di delegato all’istruzione nella prima Giunta Brivio, aveva gestito i primi passi di questo progetto. “Non potevamo procedere con uno studio di fattibilità su un terreno non di proprietà comunale – ha ribadito Brivio -. Il nostro obiettivo è realizzare una struttura migliore potenziando l’offerta attuale. E’ ormai unanime la convinzione della bontà di prevedere dei percorsi integrati per la fascia 0 – 6 anni, puntando sulla cooperazione e l’integrazione dei servizi a beneficio dei bambini e delle loro famiglie”. Rocca ha aggiunto: “E’ un progetto importante a cui abbiamo lavorato insieme ai referenti della comunità educante osnaghese”. L’assessore ha anche spiegato come all’inizio si sia ragionato anche sulla possibilità di effettuare una ristrutturazione dello stabile che ospita la scuola materna per prevedere l’inserimento del nido all’interno: l’ipotesi è stata però scartata perché troppo costosa e per le difficoltà di garantire gli standard previsti dalle normative.

L’assessore Ascari ha invece posto l’accento sull’importanza di potenziare l’offerta di posti nido per incentivare l’occupazione femminile e contrastare la povertà educativa e le diseguaglianze.