Paderno, dopo i furti le proposte dello Stallazzo per rendere più sicura l’alzaia

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La cooperativa Solleva ha preparato un manifesto di sette punti per rendere più sicuro lo Stallazzo e tutta l’alzaia dell’Adda

Gasparini chiede il supporto di sindaci, parco, consorzio Villoresi e associazioni: “Rendiamo ancora più bello e vivibile questo splendido posto”

PADERNO D’ADDA – Sette proposte per rendere l’alzaia dell’Adda più sicura e permettere così di trascorrere dei momenti in riva al fiume in modo ancora più bello e piacevole. I gestori dello Stallazzo, punto ristoro colpito e ferito dopo l’ennesimo furto di settimana scorsa, rialzano la testa e guardano avanti.

Luigi Gasparini, presidente di Solleva, con il volantino con le sette ipotesi di miglioramento

Nella notte tra sabato 6 e domenica 7 luglio, ignoti avevano fatto irruzione nella struttura settecentesca situata sull’Adda rubando gelati, carne, salumi e una bici. Non solo, ma avevano rotto tre porte, provocando danni all’edificio, visitato dai ladri già 5 volte nel corso della prima metà del 2019.

La giornata dello sdegno

E così sabato scorso soci e volontari dello Stallazzo hanno deciso di incrociare simbolicamente le braccia per due ore, proclamando la giornata dello sdegno nazionale. Un sentimento di rabbia e desolazione che non li ha però immobilizzati. Anzi, spinti dalla volontà di non lasciarsi sopraffare da questi eventi, i soci, i volontari e i sostenitori della cooperativa Solleva, che da tre anni gestiscono il punto ristoro vicino al Santuario della Madonna della Rocchetta, hanno deciso di chiedere a sindaci, amministratori del Parco, del Consorzio Villoresi, di intervenire per mettere in sicurezza l’alzaia.

Alcuni volontari dello Stallazzo

 

Sono state tante infatti le manifestazioni di solidarietà giunte in questi giorni a Luigi Gasparini, presidente di Solleva. Dal sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio (clicca qui per leggere il suo intervento) al suo predecessore Renzo Rotta (clicca qui per la sua lettera), al vice Gianpaolo Villa, presente sabato mattina alla sciopero, passando da Virginio Brivio, primo cittadino di Lecco (qui il suo comunicato) senza dimenticare il Consorzio Villoresi (clicca qui per leggere la mail) e chi ha telefonato o pubblicato un messaggio su Facebook nella pagina dello Stallazzo.

Tanta solidarietà ricevuta

“Abbiamo ricevuto tanta solidarietà e questo ci fa molto piacere. Ora però dobbiamo andare avanti e compiere qualche passo concreto”. Per Gasparini sarebbe auspicabile posizionare delle telecamere per monitorare i punti di accesso all’alzaia.

I messaggi di solidarietà scritti davanti all’ingresso del punto ristoro

“Servirebbero davanti al cimitero di Porto, parcheggio dove avvengono anche vandalismi, all’ingresso della centrale Bertini e dell’Esterle. Poi sarebbe importante monitorare anche l’accesso dai Mulini in territorio di Paderno d’Adda”. Per Gasparini sarebbe interessante promuovere una videosorveglianza che colleghi i principali punti di accesso all’alzaia da Imbersago fino a Cornate. Oltre agli occhi elettronici,  bisognerebbe intervenire per sistemare le buche lungo il percorso, proteggere gli argini, in alcuni punti esposti sul fiume in maniera molto pericolosa e posizionare anche dei defibrillatori vicino allo Stallazzo.

Tra le richieste anche il potenziamento della copertura telefonica

Non solo. Tra le richieste anche gli specchi in prossimità delle curve cieche, il potenziamento della copertura internet e telefonica per le emergenze e il ripristino della chiusura dell’alzaia in determinate ore.

“Da tre anni gestiamo lo Stallazzo e lo abbiamo reso un posto accogliente e aperto. Abbiamo ampliato i giorni di apertura grazie a una rete di volontari che si stanno dedicando anima e corpo a questo progetto”.

La mostra su Leonardo allestita al primo piano dello Stallazzo

Grazie agli incassi del bar, la cooperativa Solleva riesce a finanziare gli interventi negli altri settori in cui è attiva, tra cui quelli di housing sociale. “Faccio a un appello a chiunque abbia buona volontà e la voglia di trascorrere un sabato e una domenica alternativi. Noi offriamo la condivisione di un progetto e la possibilità di stare a contatto con la natura.