Parco del Curone: falò della Gibiana ecosostenibile per tutelare ambiente e tradizione

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Domenica, al termine del laboratorio per bambini, sono stati fatti bruciare solo rametti secchi di rosmarino

Zardoni: “Abbiamo ridotto le dimensioni rispetto all’anno scorso e proposto un momento di informazione su inquinamento atmosferico e antincendio boschivo”

MONTEVECCHIA – Prima il laboratorio sull’avifauna con le educatrici ambientali. Poi il falò della Gibiana, appositamente rivisto in chiave ecosostenibile per tenere conto da un lato della tradizione e dall’altro dai livelli altissimi di inquinamento atmosferico raggiunti negli ultimi giorni in Lombardia. E’ stata una festa della Gibiana diversa dal solito quella andata in scena ieri, domenica, a Cascina Butto, sede del Parco del Curone.

Al centro la Gibiana

Il pomeriggio, riservato in particolar modo alle famiglie, si è aperto con il laboratorio di costruzione delle casette per insetti. Dopodiché, ci si è trasferiti tutti all’aperto per assistere al falò della Gibiana, fantoccio realizzato in occasione della celebre e apprezzata iniziativa dello Spaventaconcorso.

Un rogo ecosostenibile, come ha precisato il coordinatore delle Gev Giovanni Zardoni, sottolineando l’importanza di tramandare le tradizioni anche con un pizzico di razionalità. “Abbiamo preparato un falò, di dimensioni ridotte del 60 rispetto alle precedenti edizioni, costituito solo da rosmarino di Montevecchia ben secco che è bruciato velocemente e senza fare fumo. Abbiamo voluto proporre anche un momento di informazione su inquinamento atmosferico e antincendio boschivo prima di lasciarci incantare dalla magia delle fiamme nell’ora blu”.