Parco del Curone: sentieri aperti per pedoni, bici e cavalli. “Rispettiamo le regole e usiamo il buon senso”

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Restano chiusi Cascina Butto, Ca Soldato e il relativo parcheggio per evitare assembramenti

A preoccupare sono i sentieri spesso stretti dove sarà difficile rispettare il distanziamento

 

MONTEVECCHIA – Il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone riapre i suoi sentieri a pedoni, ciclisti e cavalli, anche giunti ai confini del Parco in auto, allentando parte delle restrizioni in vigore per contenere il diffondersi dell’epidemia da coronavirus.

Restano chiusi al pubblico infatti il centro visita di Cascina Butto, Ca’ Soldato e il relativo parcheggio, ma sarà possibile raggiungere con le auto i parcheggi di ingresso al parco utilizzando poi i sentieri per camminate, corse, escursioni a cavallo o biciclettate.

Restano in vigore per altro i limiti all’accesso degli autoveicoli nei comuni di Montevecchia (sabato pomeriggio e domenica) e di La Valletta Brianza, in Valle del Curone (domenica).

Sbarrato l’ingresso ai tavoli e alle sedute sotto il pergolato a Ca Soldato

“Sarà possibile solo transitare e non sostare e utilizzare le strutture presenti a Ca’ Soldato e questo per evitare il rischio assembramenti” puntualizza il presidente Marco Molgora.
“Sarà garantito il servizio di vigilanza delle Gev e contemporaneamente si richiede la massima collaborazione ai fruitori, con il rispetto delle cautele conseguenti all’emergenza sanitaria, quindi con l’uso di mascherine ed il rispetto delle distanze.
I sentieri sono spesso stretti, e le modalità della visita naturalistica, a passo lento, in un territorio che ben si presta alla fruizione da parte delle famiglie, possono creare condizioni di criticità nell’incontro con chi si muove a cavallo o in bicicletta per la pratica sportiva, con situazioni di pericolo, disagio o eccessivo avvicinamento”.

Le Gev continueranno a monitorare i sentieri del Parco del Curone

L’appello è quindi al buon senso, anche se il timore è che a volte neanche questo possa bastare di fronte a oggettive situazioni di criticità: “Pur in assenza di disposizioni regolamentari, si ritiene quindi necessario raccomandare a tutti di praticare con cautela e rispetto la propria attività nel territorio del parco, ancor più il sabato pomeriggio e la domenica, quando è massima la presenza dei visitatori. Si invita infine a parcheggiare negli spazi appropriati, senza occupare e danneggiare prati, boschi e aree coltivate”.