Ponte di Paderno: il 14 la riapertura ai treni. Confermato (per ora) lo stop alle auto al passaggio dei convogli

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Ponte di Paderno
Il ponte di Paderno

Da lunedì verrà riattivata la linea ferroviaria sul ponte di Paderno: stop alle auto al passaggio del treno

Rfi ha risposto alla sollecitazione di Calusco di rivedere questa scelta: “Valuteremo dopo le analisi e i monitoraggi definitivi”

 

PADERNO – Da lunedì 14 settembre, a due anni esatti dalla chiusura, i treni torneranno a circolare sul ponte San Michele. La conferma della data di riapertura del viadotto al traffico ferroviario arriva direttamente da Rfi che ha fatto sapere lo stato di avanzamento dei lavori sullo storico ponte che collega Paderno a Calusco. L’intervento di riqualificazione continuerà anche dopo la riapertura al transito dei treni sul ponte visto che la presenza del cantiere non influirà più sulla circolazione ferroviaria. Lo strappo tra le due sponde, quella lecchese e quella bergamasca, verrà quindi definitivamente ricucito dopo la riapertura al transito delle auto avvenuta lo scorso novembre.

La cerimonia del novembre 2019

Rfi ha però confermato quanto aveva già comunicato a gennaio ovvero lo stop al passaggio delle auto sul ponte al passaggio dei treni. Una condizione, per ora sine qua non, che ha spinto il consigliere provinciale di Bergamo nonché assessore ai lavori pubblici del Comune di Calusco Massimo Cocchi a scrivere, il 24 agosto scorso, una lettera a Rfi: “La naturale soddisfazione per la riapertura al transito ferroviario è offuscata dalla notizia della necessità di mantenere il divieto di transito dei veicoli al passaggio dei treni. Visto gli importanti lavori di messa in sicurezza del viadotto, il divieto diventa oggi incomprensibile, non solo per i tanti soldi investiti, ma soprattutto per i tempi di esecuzione e le tecniche costruttive utilizzate nella realizzazione dei lavori”.

Il sopralluogo sulla parte del ponte san Michele destinata al transito dei treni

La preoccupazione, condivisa su entrambe le sponde dell’Adda, è quella delle interminabili code che si andrebbero a creare con lo stop, contemporaneo, della marcia delle auto verso il ponte da Calusco e da Paderno con un aumento dei tempi di percorrenza viabilistica e un incremento anche dei livelli di inquinamento”. Da qui la richiesta di Cocchi di una “nuova verifica delle condizioni di staticità del viadotto in relazione alla possibilità di autorizzare il contemporaneo passaggio dei veicoli e dei treni” a fronte dell’invio in Comune e in Provincia dei calcoli e degli studi che dimostrano la necessità di un tale provvedimento.

La risposta da parte di Rfi non si è fatta attendere. Luca Cavicchioli, responsabile lombardo di Reti ferroviarie italiane, ha infatti mostrato una sostanziale apertura al dialogo, chiarendo comunque che per ora però si procederà con lo stop alle auto al passaggio dei treni sul ponte San Michele. Prima di modificare la decisione presa, bisognerà infatti attendere “l’analisi specializzata dei risultati del sistema di monitoraggio definitivo, l’esito completo delle prove e delle indagini sui materiali nonché i necessari ulteriori approfondimenti progettuali del caso”. Solo a quel punto sarà possibile “organizzare un incontro per illustrare le conclusioni raggiunte sulle modalità e sui limiti di utilizzo dell’opera e valutare la richiesta di traffico temporaneo sul ponte”.

Un’apertura che parte comunque dalla consapevolezza che “tutti gli accorgimenti attuati sono il risultato di approfondite valutazioni formulate dai tecnici ad elevata specializzazione, con la finalità di prevenire al meglio la durabilità dell’opera nelle necessarie condizioni di sicurezza”.