Scuola all’aperto con EsplorAzioni: il progetto a Erve, Airuno e Caprino

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L’iniziativa è stata promossa dalla cooperativa Liberi Sogni

Coinvolte le scuole dell’infanzia, le primarie e le secondarie

AIRUNO / ERVE / CAPRINO – Un progetto inedito e sperimentale dal titolo “EsplorAzioni” ha preso avvio in 3 istituti comprensivi (due del lecchese e uno della bergamasca) sotto il coordinamento degli esperti della Cooperativa Sociale Liberi Sogni Onlus che, in anni di attività sul territorio, hanno maturato competenze ed esperienze nell’ambito dell’outdoor education, sia in contesti scolastici che extrascolastici.
Il progetto, realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia Presidenza del Consiglio dei ministri, coinvolge tutte le fasce d’età: la scuola dell’infanzia di Erve e Caprino Bergamasco, le scuole primarie di Airuno, Erve e Caprino e le secondarie di primo grado di Airuno e Caprino.

Si tratta di percorsi in natura alla scoperta del proprio territorio, realizzati in
collaborazione con le scuole e in stretta sinergia con Dirigenti e insegnanti.
“L’ambizioso progetto che il Comprensivo di Cisano Bergamasco ha promosso in
collaborazione con il Comune di Caprino e la Cooperativa Liberi Sogni è articolato in un
ricco percorso rivolto alla scoperta del territorio per l’infanzia, al mondo delle
esplorazioni per la primaria ed alla somministrazione in forme esperienziali di unità di
apprendimento condivise con i docenti e corredate da griglia di osservazione e
valutazione. Tutto ciò significa sperimentare metodologie didattiche innovative.
L’apprendimento assume valenza reale, accattivante e, soprattutto, fortemente motivante.
Fare scuola all’aperto si può” racconta la dirigente scolastica Mariateresa Di Guglielmo.
Per la coordinatrice della scuola primaria di Erve Anna Rosa Cusumano “il “Progetto
Esplorazioni 2021”, avente come sfondo il tema della natura, sta permettendo un ulteriore
arricchimento del bagaglio conoscitivo degli alunni e l’educazione al vivere insieme
attraverso concrete esperienze di cooperazione. I bambini partecipano con interesse e
curiosità alle proposte ed accolgono le diverse attività con voglia di imparare cose nuove.
Sono dinamici ed interattivi, specialmente se coinvolti in esplorazioni. Il momento della
restituzione è davvero entusiasmante”.

Diversi gli attori coinvolti oltre alle scuole: le famiglie dei bambini e dei ragazzi, le
amministrazioni comunali, le realtà associative, le aziende agricole e commerciali locali ed
infine l’Università degli Studi di Milano- gruppo di Psicologia Sociale e Ambientale del
Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali- incaricata di supervisionare le attività e di
supportare il team di lavoro nella definizione di un modello replicabile in altre scuole e
contesti che verrà presentato in autunno, al termine del progetto
Ma cosa significa fare educazione outdoor?
“Significa ripensare completamente il modo di insegnare, a partire dagli spazi utilizzati,
che non devono essere aule ricostruite all’esterno – spiega Veronica Pandiani,
coordinatrice della Coop Liberi Sogni. Significa piuttosto uscire dalla scuola e vivere
maggiormente i cortili, i boschi, le piazze, scoprire il territorio in cui si vive e i suoi
abitanti, umani e non.
Significa esplorare l’esterno per farsi ispirare e prendere degli spunti pratici, reali, concreti
dal mondo naturale. Così il semplice ritrovamento di un lombrico diventa un input utile
per affrontare il tema della catena alimentare e dell’ecosistema. Oppure attraverso un
laboratorio di estrazione dei pigmenti naturali dai fiori e dalle erbe spontanee si può
comprendere perché la natura sia così colorata e scoprire il ruolo degli insetti
impollinatori nell’ecosistema.
Fare educazione in natura significa imparare ad essere curiosi, a fare ragionamenti
complessi e non a compartimenti stagni, imparare dalle cose più semplici e scontate che
ci circondano, come la pioggia che qualche volta “disturba” le nostre uscite”.
Il bisogno di stare all’aperto dopo mesi al chiuso e in digitale è evidente. Diventa quindi
importante e vitale per i bambini vivere occasioni di autentico contatto con la natura, di
esplorazione del proprio territorio, di sviluppo di dimensioni e abilità non solo cognitive
ma anche emotive, relazionali, corporee, creative e civiche. E perché non fare tutto ciò
proprio a scuola?
“Mai come oggi – racconta la docente Raffaella Biella della scuola secondaria di II grado
di Airuno- avverto la necessità che gli alunni, ed anche io stessa con loro, possano
trascorrere del tempo all’aperto, per riappropriarci di quello che ci comunicano i nostri
sensi e, di riflesso, ritrovare dentro di noi un luogo sereno, di pace, dove non trovino
spazio l’ansia o la preoccupazione. Dare spazio alla percezione del bello insito nella
natura, a due passi da dove viviamo, vuol dire ritrovare energie per vivere con grinta ed
anche con gioia le piccole situazioni di ogni giorno, non sempre facili, osservandole da
un’altra prospettiva e dando loro il giusto peso. Gli incontri con gli esperti di Liberi Sogni
ci stanno insegnato tutto questo”.
“La sfida è alta, prosegue Veronica, un team multidisciplinare della Cooperativa fatto di
educatori ambientali, artisti, animatori scientifici, antropologi e storici dell’arte hanno
lavorato intensamente insieme agli insegnanti per creare dei percorsi su misura che
tenessero conto anche delle disposizioni anti covid delle scuole, cercando di trovare il filo
conduttore opportuno ed unico ad ogni contesto, connesso al programma didattico e
tarato sulle diverse età coinvolte. Un esperimento che speriamo di poter proporre anche
in altre scuole e contesti del nostro territorio”.
Non solo percorsi con le scuole ma un’intera estate in Natura
Il progetto proseguirà anche dopo la fine dell’anno scolastico con la realizzazione,
nell’estate 2021, di esperienze immersive in natura nei tre Comuni (Erve, Airuno e Caprino
Bergamasco) in collaborazioni con le Amministrazioni comunali. Si organizzeranno sia
centri estivi diurni dal lunedì al venerdì (presto maggiori informazioni on line sul sito
della Cooperativa e sui siti dei Comuni), sia settimane residenziali in tenda nei boschi tra
Airuno e Valgreghentino (www.liberisogni.org/campiestivi).