Siccità. Casatenovo vieta l’uso dell’acqua potabile per usi non domestici

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L’ordinanza firmata dal sindaco Galbiati di Casatenovo

Una decisione che nasce dal perdurare della siccità: “Va assicurata la regolarità del servizio idrico per l’uso domestico, alimentare e igienico”

CASATENOVO – E’ allarme siccità in tutta Italia e a Casatenovo scatta l’ordinanza per vietare l’utilizzo dell’acqua potabile per usi diversi da quello domestico. Oggi, martedì 21 giugno, il sindaco Filippo Galbiati ha firmato l’ordinanza per vietare l’utilizzo dell’acqua potabile erogata dalla rete comunale dell’acquedotto per il lavaggio delle macchine o di superfici pavimentate scoperte, per l’innaffiamento di orti e giardini e per il riempimento di piscine.

Il provvedimento ha decorrenza immediata e sarà in vigore fino alla revoca dell’ordinanza che demanda agli agenti della Polizia locale il compito di eseguire e far eseguire quanto previsto dal documento pena l’applicazione di sanzioni.

Il sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati

La decisione è stata presa alla luce del lungo periodo di siccità provocato dalla mancanza di precipitazioni per quasi tutto il periodo invernale che sta comportando un calo delle portate delle sorgenti e dei livelli delle falde acquifere da cui attingono i pozzi.

Già nel mese di aprile, Lario Reti Holding, società che gestisce il servizio idrico per tutto il lecchese, aveva inviato una nota ai Comuni raccomandando di limitare gli usi impropri dell’acqua destinata al consumo umano. Ora l’amministrazione comunale di Casatenovo si è spinta in avanti con un’ordinanza di divieto per l’uso non domestico argomentata proprio con la “necessità di assicurare la regolarità del servizio di erogazione della rete comunale per l’uso domestico, alimentare e igienico”.

Regione: “No razionamenti di acqua per uso civile”

Una decisione, quella di Casatenovo, che potrebbe essere presa anche da altre amministrazioni comunali. Al momento il comune capoluogo, Lecco, non sta pensando a restrizioni e attende indicazioni da Regione.

Proprio oggi il governatore Attilio Fontana è intervenuto sul tema assicurando che “in Lombardia per ora non si parla di razionamenti dell’acqua per uso civile. La situazione da questo punto di vista è sotto controllo”.

“Stiamo intervenendo – ha proseguito il governatore – per risolvere il problema degli usi agricoli. Ci stiamo lavorando da due mesi e abbiamo già posto in essere una serie di iniziative concordate col mondo dell’agricoltura, per esempio per rinviare alcune semine e consentire di abbassare il deflusso vitale e far alzare il livello dei laghi”.