Treni, guasto agli impianti sulla linea Lecco – Milano: ancora disagi per i pendolari

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Ennesima mattinata di ritardi e cancellazioni per i pendolari della linea Lecco – Carnate – Milano

L’assessore Terzi risponde in merito ai treni soppressi nei giorni scorsi per “troppo caldo”: “Colpa della vetustà dei treni. Ma Trenord deve essere più puntuale nella comunicazione”

LECCO – Ancora disagi, treni cancellati e ritardi per i pendolari della linea Lecco – Carnate – Milano. A causare i problemi l’ennesimo guasto, questa mattina, mercoledì 3 luglio, agli impianti di competenza Rfi che regolano la circolazione ferroviaria tra le stazioni di Arcore e di Monza. A darne notizia è la stessa Trenord, che tramite App, ha comunicato  intorno alle 8 che la circolazione sarebbe rimasta rallentata con ritardi fino a 30 minuti. Non solo ritardi, comunque, visto che alcuni treni sono stati cancellati. In particolar modo non è partito quello delle 8.22 da Milano Porta Garibaldi, facendo così saltare anche il ritorno da Lecco previsto per le 9.37. In ritardo il convoglio in partenza alle 9.07 e anche quello partito da Milano alle 7.52.

Disservizi che arrivano dopo giorni di passione per gli utenti del trasporto pubblico locale su ferro. Settimana scorsa, complice le temperature molto elevate, il record delle soppressioni con il Comitato dei pendolari del Meratese pronto a chiedere a Trenord delle spiegazioni, quanto meno sulla mancata informazione tempestiva e puntuale dei ritardi e delle cancellazioni.

La posizione dell’assessore regionale Claudia Terzi

L’assessore regionale Claudia Maria Terzi

Sul punto è intervenuta l’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi precisando: “In tutta Italia, e anche in diverse zone d’Europa, si sono verificati gravi disservizi del sistema ferroviario dovuti alle temperature inusuali. Il caldo eccezionale interferisce soprattutto sul funzionamento dei treni vecchi, mandando in blocco gli impianti di climatizzazione e dunque rendendo inutilizzabili i convogli stessi. Non è tanto un discorso di manutenzione quanto di vetustà del materiale rotabile. Va però detto che Trenord deve garantire maggiore tempestività nella comunicazione rivolta agli utenti: lo sconforto spesso nasce non solo dal disservizio in sé ma anche da informazioni carenti relative, per esempio, all’entità di un ritardo alla necessità di cambiare un treno”.

L’assessore: “Serve maggiore tempestività nella comunicazione”

L’assessore concorda con quanto stigmatizzato dai pendolari su questo punto: “Una comunicazione non puntuale aggrava i problemi dei pendolari, che, al contrario, devono essere alleviati in ogni modo. Rilevo comunque che i disagi sono stati maggiormente contenuti sulle linee dove circolano treni più nuovi, ovvero quelli acquistati da Regione Lombardia, la cui flotta conferita in Trenord ha un’età media di 9 anni contro i 32 anni di media della flotta conferita da Trenitalia (Ferrovie dello Stato). Regione Lombardia ha messo in campo 1,6 miliardi per acquistare 176 treni nuovi che inizieranno ad arrivare progressivamente da novembre di quest’anno, ovviando ai mancati investimenti sul materiale rotabile dei precedenti governi nazionali”.

“I problemi dell’infrastruttura”

Terzi aggiunge: “Ricordo poi che i problemi sull’infrastruttura non di pertinenza regionale continuano a incidere pesantemente sulla qualità del servizio, anche se abbiamo più volte apprezzato la disponibilità da parte di Rfi a tornare investire nel territorio lombardo. Nel mese di giugno si sono verificati 817 episodi, dovuti alla rete infrastrutturale o “altra impresa”, che hanno compromesso la regolarità di 2557 treni di Trenord: di questi, 206 sono stati soppressi (totalmente o parzialmente)”.