Treni, i comitati pendolari all’attacco: “Le risposte le vogliamo dalla Regione”

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A distanza di quasi un mese dalla prima lettera, i comitati pendolari tornano a chiedere una risposta al Pirellone

“In queste settimana abbiamo assistito a diversi tentativi di risposta espressi però da chi non è stato da noi interpellato”

 

LECCO – Un nuovo appello al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana per chiedere risposta alla missiva inviata ormai quasi un mese fa al numero uno del Pirellone. A sottoscriverlo sono i rappresentanti dei comitati pendolari della Lombardia: “Abbiamo constatato nei media e sui social che l’iniziativa ha destato molta agitazione. Ci sono stati infatti diversi tentativi di risposta, espressi però da parte di chi non sia stato da noi direttamente interpellato, ma non da Lei che guida la nostra Regione e ha la responsabilità politica del suo governo”.

Il riferimento, in particolar modo, è alla mail mandata direttamente da Trenord ai propri clienti, “presenti e passati, in cui cerca di difendersi scaricando ogni responsabilità su fatti esterni o su altri Enti o Società, evitando di esprimere, come di consueto, una benché minima autocritica, necessaria premessa di ogni azione di miglioramento”.

I portavoce dei Comitati sono chiari: “Non intendiamo in questo momento entrare nel merito dei singoli punti elencati dall’azienda, sui quali peraltro non abbiamo alcuna difficoltà ad affrontare un serio confronto nelle opportune sedi istituzionali”. Perché l’obiettivo è un altro: “È invece nostra intenzione chiedere a lei nuovamente se il Governo Regionale ritenga accettabile l’attuale livello del Servizio Ferroviario e soprattutto quale futuro intenda dare al SFR, che ha visto dal 2018 un progressivo ridimensionamento, iniziato fin da prima e indipendentemente dalle contingenti vicende del Covid che hanno solo evidenziato la fragilità di un’Azienda che anche in tempi ordinari si trovava costantemente in affanno. Si tratta, pertanto, di una risposta politica, non tecnica, che spetta al Titolare del Servizio e non al Fornitore e su questo attendiamo fiduciosi riscontro e indicazioni da Lei, Presidente della nostra Regione”.