Treni, i comitati pendolari contro lo sciopero del biglietto: “E’ un’azione illegale”

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“Il biglietto va pagato. E’ il servizio che va migliorato. Non appoggeremo mai iniziative di protesta illegali”

I comitati pendolari della Lombardia prendono posizione nei confronti della campagna di protesta diffusa sui social: “Non sappiamo neppure chi la sta promuovendo”

LECCO – MERATE – Sciopero del biglietto? Anche no! I comitati pendolari della Lombardia fanno sapere di non condividere e di non intendere appoggiare mai iniziative di protesta illegali. Il riferimento è all’iniziativa di protesta dello sciopero del biglietto per il mese di marzo 2020 lanciata su diverse pagine su Facebook e diventata, nel giro di poche ore, virale. “Abbiamo cercato di contattare gli autori di questa iniziativa, ma non hanno voluto dichiarare le generalità, né hanno accettato di partecipare ad un incontro con i referenti dei comitati ed i rappresentanti dei viaggiatori accreditati” fanno sapere i portavoce dei comitati pendolari lombardi ufficialmente riconosciuti, che vogliono anche prendere le distanze da questa protesta manifestamente illegale, promossa da ignoti.

Il biglietto si paga

“Il biglietto e l’abbonamento si pagano in ogni caso”. E’ il servizio che va migliorato. “Ricordiamo che il titolo di viaggio valido costituisce a tutti gli effetti un contratto, sempre più disatteso dalle nostre controparti, che vincola il gestore del servizio a svolgere il servizio che si è impegnato ad effettuare ed in condizioni dignitose. L’essere dalla parte della legalità costituisce quindi sempre il presupposto necessario per far sentire le proprie ragioni”.

La pazienza ormai è finita

Una premessa doverosa a cui si aggiunge comunque la consapevolezza che la “pazienza dei viaggiatori e dei pendolari sia ormai giunta al limite di ogni livello di sopportabilità, a causa della situazione del sistema ferroviario lombardo, ormai sull’orlo del collasso, come da tempo denunciamo, per causa dell’incapacità dei gestori dei servizi e dell’infrastruttura, e non da ultimo per l’inerzia degli enti preposti alla Governance del sistema (dallo Stato alla Regione, a Province, Comuni capoluogo ed Agenzie TpL)”. Solo questa mattina l’ennesima giornata di ritardi, cancellazioni e limitazioni dei convogli. Da qui la richiesta: “Chiediamo pertanto alle Autorità preposte di dare dei segnali forti ed immediati di cambiamento, mediante il Commissariamento super partes dell’intero servizio ferroviario lombardo, sia per ciò che concerne la gestione del servizio, che le infrastrutture, con obiettivi, poteri e tempi precisi per uscire da questa drammatica situazione”.

Un documento sottoscritto dai comitati pendolari

Il documento è stato sottoscritto da associazione Mi.Mo.Al, Pendolari novesi, comitato inorario (linea Mn-Cr-Mi), comitato Milano Asso, pendolari bergamaschi, pendolari Como, pendolari della Bassa Bergamasca, pendolari del Meratese, pendolari di Romano, pendolari Gallarate, Milano ok, pendolari Lecco Como, pendolari S6 Milano Novara, pendolari cremaschi, coordinamento provinciale Pavesi. Comitato trasporti lecchesi, Comitato Milano – Lecco, comitato viaggiatori S9-S11, comitato viaggiatori Trenord Nodo di Saronno, rappresentanti della Arona Domodossola Milano, S7 Besanino, Utp i rappresentanti dei viaggiatori.