Un team di Villa Beretta premiato al congresso nazionale dell’ARIR

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Congresso Arir premiati

Lecco al congresso nazionale dell’Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria

Premiato un lavoro presentato da specialisti del centro riabilitazione Villa Beretta di Costa Masnaga

COSTA MASNAGA – C’è anche un po’ di Lecco al congresso nazionale dell’Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria (Arir) svolto a Treviso sul tema “La tecnologia al servizio della clinica: suggerimenti dal passato per scommettere sul futuro”.

Tra i migliori lavori presentati dai fisioterapisti respiratori al comitato scientifico del congresso, scelti all’interno di oltre un centinaio di lavori presentati da team specialistici provenienti da vari centri di cura e riabilitazione, è stato premiato anche un team lecchese.

Congresso Arir premiati

I riconoscimenti attribuiti dal comitato (di cui facevano parte 22 esperti internazionali) hanno premiato lavori sulle nuove tecnologie. In particolare il premio per la miglior comunicazione orale è andato a “Pneumobelt: a Safe and effective option to ventilate a patient with undrained pnumothorax”, lavoro presentato da specialisti del centro riabilitazione Villa Beretta di Costa Masnaga, (L.Vicentini, C. Landoni, M. Grandi e V. Donizetti).

“Il livello qualitativo dei molti poster e delle comunicazioni orali che sono state presentate nel 4° Congresso internazionale Arir è decisamente alto e conferma l’alta preparazione scientifica e professionale dei nostri associati e degli specialisti di settore – è stato il commento di Marta Lazzeri, presidente dell’Associazione -. Negli ultimi anni la nostra professione è cresciuta in modo esponenziale sia dal punto di vista dell’attenzione alla cura della persona, che nella capacità di metter a fattor comune le competenze e le relazioni multidisciplinari avviate. Ritengo quindi sempre più importante prendere atto che il fisioterapista della respirazione è oggi una figura professionale di enorme dinamismo, capace di aggiornarsi con continuità e di apportare così un contributo essenziale ai centri di cura in cui opera e nei percorsi terapeutici in cui è coinvolto”.