Una comunità che accoglie: il CSE Artimedia festeggia il Centro Paolo VI

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Inclusione, teatro e nuovi progetti a Bevera di Barzago

Una giornata di festa per ringraziare il sostegno e la collaborazione ricevuti nel tempo

BARZAGO – Il Centro Socio Educativo Artimedia di Casatenovo, gestito dalla cooperativa sociale La Vecchia Quercia, ha organizzato un evento speciale per ringraziare il Centro Parrocchiale Paolo VI di Bevera di Barzago che, in questi anni, ha aperto le porte alle persone con disabilità che frequentano i servizi della cooperativa, offrendo loro la possibilità di vivere uno spazio accogliente e aperto, che è diventato parte integrante della loro vita.

Una giornata di festa, dunque, dedicata in primo luogo a Don Giovanni, Parroco di Bevera, riconosciuto da tutta la comunità come una persona capace di ascolto e di attenzione verso ogni individuo e che ha saputo incarnare l’idea di una “comunità inclusiva”, dove ognuno può sentirsi accolto e partecipe. All’interno del Centro Paolo VI, infatti, la cooperativa ha avuto la possibilità di sviluppare progetti significativi come l’attivazione di un Appartamento per le Autonomie, situato all’interno della struttura: un’esperienza di co housing che ha permesso alle persone con disabilità di vivere esperienze quotidiane autentiche, in un contesto di relazione e collaborazione con le persone che frequentano il centro.

La giornata di festa si è aperta alle ore 18 con lo spettacolo teatrale “Scoop”, messo in scena dalla compagnia “Bellezze in Bicicletta”, esperienza creativa nata all’interno del CSE e composta da attori con e senza disabilità e operatori sociali, che in questa occasione ha portato sul palco lo spettacolo “sCOOP!” una performance teatrale dal tono ironico e brillante, che affronta con leggerezza e profondità il tema del pregiudizio.

Dopo lo spettacolo, i presenti hanno potuto condividere un momento di convivialità con un aperitivo offerto dalla Cooperativa, in collaborazione con il bar del centro gestito da Cristian e la sua famiglia, con cui le persone con disabilità che frequentano l’appartamento in co-housing hanno intessuto un legame che nel tempo si è trasformato in una vera e propria alleanza educativa e progettuale, capace di generare nuove iniziative inclusive fra le quali il progetto “AUT-IN – Nessuno escluso”, sviluppato insieme all’Ambito di Merate.

All’interno di questo progetto, da due anni il Centro Paolo VI ospita una portineria di quartiere, un’attività in cui le persone con disturbo dello spettro autistico e persone disabili sono protagoniste, svolgendo mansioni di accoglienza e cura degli spazi – dal Santuario alle aree verdi, fino alle aule del catechismo – con il supporto di volontari ed educatori. Il progetto ha coinvolto l’intera comunità del centro: dal Parroco ai volontari della Parrocchia, dalle gestrici del negozio di articoli religiosi e del bar: tutti uniti in un’esperienza concreta di reciprocità e inclusione, che mostra come la collaborazione possa abbattere i muri dell’indifferenza e costruire nuove possibilità per tutti.

Quella di venerdì non è stata solo una festa, ma la testimonianza viva di un cammino condiviso. Un esempio di come la cura dei legami, la fiducia e l’ascolto possano trasformare un luogo in una vera casa comune, dove nessuno è escluso.