Viabilità nel Meratese. Ipotesi semafori intelligenti per ‘sbloccare’ il nodo di Cernusco

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Proprio lunedì il sindaco Toto ha incontrato i tecnici di un’azienda specializzata nell’adeguamento informatico dei semafori

La Giunta vaglia l’ipotesi ( meno costosa della desemaforizzazione) dei semafori intelligenti per dare una prima risposta all’annosa questione del tappo alla viabilità provocato dal doppio incrocio di Cernusco

CERNUSCO – E’ uno dei nodi nevralgici e irrisolti della viabilità del Meratese e di tutta la provincia ed è tornato d’attualità nelle discussioni tra amministratori e tecnici ora che l’ipotesi di realizzare un nuovo ponte viario a scavalco dell’Adda a Paderno non appare così tanto remota. Stiamo parlando del doppio incrocio semaforico di Cernusco, quello che regola la viabilità tra due arterie importanti e trafficate come la Sp 342 dir e la Sp 54 che tagliano da nord a sud e da est a ovest il Meratese.

Punto di convergenza e di incontro di chi si muove da Osnago verso Merate e da Montevecchia verso Paderno (e viceversa), ma anche di chi arriva dalla stazione ferroviaria di Cernusco Merate o deve entrare o uscire dal paese, il doppio impianto semaforico di Cernusco (che spesso è volentieri rappresenta un tappo alla viabilità tanto da costringere gli automobilisti a escogitare soluzioni alternative) è da anni al centro del dibattito politico per trovare soluzioni che possano migliorarne la fruibilità abbassando i tempi di attesa a beneficio non solo degli interminabili minuti attesi al rosso ma anche dell’ambiente circostante.

Che la soluzione non sia facile né immediata lo dimostrano gli anni e le amministrazioni passati da quando si è cominciato a parlare di desemaforizzazione degli impianti di Cernusco. Da allora, oltre ai colori delle stagioni, sono cambiati anche i progetti, ben otto, rivisti e ricalibrati senza arrivare a una soluzione che soddisfacesse completamente e in maniera esaustiva gli attori, Comune in primis, coinvolti nel processo di riqualificazione di questo importante incrocio viabilità.

“Se con otto revisioni di un progetto non si è giunti a una soluzione definitiva e congeniale, vuol dire che la questione è davvero complessa e le proposte fin qui emerse non erano tali da fugare tutti i dubbi” sintetizza il sindaco Gennaro Toto, da ottobre alla guida del Comune di Cernusco. Capogruppo di minoranza durante l’ultimo mandato del sindaco uscente Giovanna De Capitani, Toto ha voluto inserire anche nel programma elettorale di Identità e Futuro Nostro Cernusco l’urgenza di arrivare a una soluzione che permetta di snellire il doppio incrocio semaforico cernuschese a beneficio delle tante persone che si trovano a transitare lungo un nodo strategico e nevralgico della viabilità locale e sovralocale. “E’ una questione prioritaria. E proprio per questo siamo convinti che sia fondamentale intervenire per migliorarla subito”.

L’incontro con un’azienda specializzata nel settore

Come? Proprio lunedì il primo cittadino ha incontrato i referenti di un’azienda specializzata nel settore per parlare di un intervento di adeguamento tecnologico dei semafori al fine di renderli più smart. “Pensiamo che posizionare dei semafori intelligenti sia un primo percorso da intraprendere per ridurre i tempi morti di attesa e rendere il flusso più snello. Bisognerà capire quali interventi potranno essere effettuati sugli impianti attuali. Siamo ancora in una fase preliminare: dobbiamo capire la fattibilità delle proposte ricevute e calarne nella nostra realtà”.

Gennaro Toto
Il sindaco Gennaro Toto

L’investimento non sarebbe particolarmente eccessivo e potrebbe essere finanziato con una spesa di poco meno di 100mila euro (molto meno rispetto ai costi prospettati dal progetto di desemaforizzazione, la cui cifra supera abbondantemente il milione di euro). “E’ chiaro che sarebbe un primo step. Bisognerà intervenire anche a livello urbanistico per gestire meglio i flussi di auto e mezzi pesanti sulle strade incanalandole meglio i percorsi”. E bisognerà anche capire l’incidenza del nuovo comparto commerciale aperto proprio a ridosso dell’incrocio semaforico nell’area dove sorge l’ex consorzio agrario quanto volume aggiuntivo di traffico comporterà.

Dal canto suo la Provincia fa sapere, tramite il consigliere delegato alla viabilità Mattia Micheli, di voler giocare la sua parte. “E’ una partita importante che assume un valore ancora più strategica nell’ottica della possibile realizzazione di un nuovo ponte viario a Paderno. La sistemazione degli impianti semaforici di Cernusco rientra nel pacchetto di opere necessarie e non rimandabile per rendere l’ipotesi di un nuovo attraverso sull’Adda davvero funzionale al territorio”. Il che vuol dire che bisogna creare intorno all’infrastruttura una rete stradale (dalla Sernovella a Verderio passando per l’incrocio di Robbiate e di riflesso a quelli di Cernusco) capace di reggere l’urto di un nuovo viadotto, su cui potrebbero transitare anche i mezzi pesanti. “Siamo pronti a fare la nostra parte insieme a tutti gli attori coinvolti” ribadisce Micheli.

Quanto all’eliminazione dal bilancio triennale della Provincia dello stanziamento previsto per la desemaforizzazione dell’impianto di Cernusco, di cui aveva chiesto conto il consigliere provinciale Felice Rocca nell’ultima riunione del consiglio provinciale a Villa Locatelli, Micheli precisa che sia stato fatto perché non c’era un’unità di vedute con la precedente amministrazione e perché la somma stanziata, i 500mila euro destinati dalla Regione tramite il piano Marshall di ricostruzione post Covid, non fossero sufficienti a coprire le ingenti spesi per la realizzazione della rotatoria. “Questo non vuol dire che non si investirà più su Cernusco, anzi. Per tutta una serie di considerazioni, ragionare su questo doppio nodo sta tornando strategico e fondamentale”.