Il “controllo di vicinato” si allarga: anche Civate, Galbiate e Oggiono aderiscono

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Il prefetto Formiglio insieme al sindaco di Oggiono, Chiara Narciso

Le segnalazioni dei cittadini per migliorare la sicurezza nei centri urbani

Anche Civate, Galbiate e Oggiono firmano il protocollo per il controllo di vicinato

LECCO – Dopo l’adesione di alcuni Comuni, come Valmadrera e Malgrate, ora anche Civate, Galbiate e Oggiono hanno deciso di partecipare al progetto del controllo di vicinato: in Prefettura, i sindaci dei rispettivi paesi, hanno siglato il protocollo che detta le linee guida per l’iniziativa che punta a coinvolgere i cittadini nel migliorare la sicurezza dei centri e favorire la coesione sociale.

“Il Controllo di Vicinato che si fonda su tre principi – ha ricordato il prefetto Michele Formiglio – la ricostruzione delle relazioni e dei legami che creano coesione sociale ed evitano l’isolamento delle persone, la formazione dei cittadini tesa a prevenire l’insorgenza di vulnerabilità ambientali e comportamentali e il coordinamento dei cittadini con le Forze di polizia per promuovere segnalazioni qualificate ed efficaci”.

Il prefetto con il sindaco di Galbiate, Giovanni Montanelli

I cittadini, attraverso le loro segnalazioni raccolte in un sistema di messaggistica condivisa con i rappresentanti dell’amministrazione comunale e le forze dell’ordine, possono avanzare in tempo immediato eventuali situazioni di pericolo e reati in atto (come i furti in abitazione) o altre problematiche affinché vi possa essere un pronto intervento.
La sicurezza, ha ricordato il Prefetto, “declinata nelle sue differenti accezioni come sicurezza pubblica, sicurezza urbana, sicurezza sociale rientra tra le priorità istituzionali della Prefettura che la esercita -per i profili di competenza statale- attraverso l’azione di coordinamento propria del Prefetto, autorità provinciale di Pubblica Sicurezza. Mentre è compito delle Autonomie locali assumere iniziative di prevenzione sociale per la prevenzione o il superamento di situazioni di degrado e disagio sociale che incidono sulla sicurezza, anche percepita, dei cittadini.”

Il prefetto con il sindaco di Civate, Angelo Isella

“La complessità dei problemi di governo del territorio richiede un nuovo modello gestionale in grado di affiancare, agli interventi delle Forze dell’ordine, iniziative da parte dei cittadini, ispirate ad un modello di osservazione-collaborazione – ha proseguito il prefetto – Il Protocollo tende quindi ad incrementare le condizioni di sicurezza effettiva e percepita, valorizzando percorsi di cittadinanza attiva e di partecipazione diretta dei cittadini alla cura del proprio territorio per contribuire a prevenire qualsiasi forma di degrado urbano”.