No vax. A Galbiate medico di famiglia sospeso: “Farò ricorso”

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Non vaccinato, scatta la sospensione per un medico di base di Galbiate

“Perplesso su questi vaccini, sto valutando di oppormi al provvedimento”

GALBIATE – Continuano gli accertamenti sulla vaccinazione obbligatoria dei sanitari e tra i provvedimenti di sospensione recentemente emessi non mancano alla lista anche i medici di base: a Galbiate, un medico di famiglia (F.S.), a conclusione della procedura, è stato sospeso dalla professione per non essersi sottoposto al vaccino contro il Covid.

I suoi pazienti, diverse centinaia, dovranno essere ora assegnati ad altri operatori, che fortunatamente non mancano a Galbiate, dove operano almeno altri tre medici di medicina generale.

“Lavoro a Galbiate dal 1985, più di trent’anni” ci racconta il dottore che, contattato telefonicamente, preannuncia l’intenzione di fare ricorso:

“Il provvedimento mi era stato anticipato telefonicamente lunedì e comunicato formalmente mercoledì della scorsa settimana con una lettera di ATS. Sto valutando di fare opposizione, facendo valere delle motivazioni scientifiche – ci spiega – Il mio rifiuto al vaccino non è ideologico, li ho sempre visti con grande perplessità questi sieri, per la metodica con cui sono stati realizzati”.

“Non ho mai contratto il Covid, pur essendo stato molto a contatto con il virus – racconta ancora il medico – durante l’emergenza non mi sono mai sottratto ai bisogni dei miei pazienti, li ho visitati personalmente e li ho curati tutti a casa, nessuno ha avuto bisogno di essere portato in ospedale”.

La sospensione per i sanitari che non si vaccinano decade dopo che gli stessi si sottopongono alla prima vaccinazione, oppure resta tale fino alla fine dell’anno.

140 lettere di avvertimento ai medici “no vax”

Negli ultimi due mesi Ats Brianza ha inviato 411 atti di accertamento di innoservanza dell’obbligo vaccinale a operatori sanitari residenti nel territorio di Ats Brianza (Monza-Lecco) inviando atto di accertamento agli interessati e all’ordine di appartenenza.

Di questi 411, sono 141 quelli inviati ai sanitari residenti in provincia di Lecco (61 inviati a luglio e 80 ad agosto).

Non tutte al momento si sono tradotte in sospensioni: l’atto di accertamento, spiegano da ATS, e’ un atto inviato a seguito di mancata risposta o risposta non esaustiva a seguito delle due precedenti comunicazioni di sollecito di invio documentazione attestante la vaccinazione o eventuali esoneri certificati.

E’ l’ultimo gradino prima della sospensione, già scattata invece, oltre che per il dottore galbiatese, anche per un altro medico di base convenzionato con ATS. Per quanto riguarda l’ospedale invece non ci sono al momento numeri ufficiali, si parla di oltre una ventina di operatori sanitari già sospesi dal servizio.