Anche un ristoratore lecchese alle proteste di Milano: “Vogliamo solo lavorare”

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Valerio Puce, titolare di Pizza Mediterranea a Olginate

Valerio Puce del locale Pizza Mediterranea di Olginate

“Impossibile sostenere le spese, andiamo a sbattere contro un muro”

OLGINATE – C’era anche un ristoratore lecchese ieri, lunedì, alla proteste dei ristoratori a Milano dopo la firma del Dpcm che prevede la chiusura di bar e ristoranti alle 18. Valerio Puce è il titolare del locale Pizza Mediterranea di Olginate, ai microfoni delle televisioni nazionali ha raccontato tutte le sue difficoltà per una situazione che è diventata insostenibile.

“Non se ne può più, c’è bisogno di un aiuto da parte dello Stato perché noi non possiamo più sostenere le spese – ha detto a La7 -. Il Governo promette degli aiuti ma tutto quello che ho visto durante il primo lockdown sono due tranche da 600 euro, mentre il bonus di 1000 euro non sono riuscito a prenderlo. Adesso sentiamo nuove promesse, ma se non arriva la cassaintegrazione è come andare a sbattere contro un muro”.

Valerio Puce ha tre dipendenti e quattro figli: “I miei figli (8, 11, 13 e 17 anni) mi stanno chiedendo cosa sta succedendo e io non so cosa rispondere. A marzo scorso sono riuscito a lavorare con la consegna a domicilio, poi il lavoro è calato molto a causa della crisi economica che ha colpito tutti. Siamo riusciti a riprenderci un pochino in estate e adesso  questa nuova mazzata dettata dalla confusione delle nuove restrizioni con l’imposizione di chiusure prima alle 23, poi alle 18 e la gente ha paura”.

Poco dopo il lecchese è stato intervistato anche all’interno del programma condotto da Barbara D’Urso su Canale 5: “Vogliamo solo i nostri diritti: lavorare tranquillamente e portare a casa i soldi altrimenti è impossibile andare avanti – ha ribadito -. Qui ci vuole un aiuto economico: non è possibile fare un Dpcm che prevede la chiusura delle attività commerciali senza prevedere misure di sostegno”.