L’ATS ai sindaci: tamponi a tutti i sintomatici segnalati dai medici

Tempo di lettura: 2 minuti

Incontro tra Ats Brianza e i sindaci di Galbiate, Garlate e Pescate

Rassicurazioni sui tamponi, saranno effettuati tutti quelli richiesti dai medici di base

GARLATE – Come programmato lunedì 1 giugno i sindaci di Galbiate, Garlate e Pescate si sono incontrati nella sede dell’ATS Brianza con il presidente della Conferenza dei Sindaci dott. Flavio Polano e il direttore generale dell’ATS Brianza dott. Silvano Casazza.

L’incontro faceva seguito alla presa di posizione degli stessi sindaci in materia di effettuazione dei tamponi da parte dell’ ATS e dei test sierologici, ed ha consentito di fare chiarezza sulle azioni e sulla metodologia in atto riguardo questi temi.

Secondo quanto riferito dai primi cittadini, ATS, “anche sulla base delle ultime delibere regionali, è impegnata ad effettuare tutti i tamponi richiesti dai medici di base, sulla base del riscontro da parte degli stessi di sintomi o segnali che possono far presumere o sospettare la presenza del Coronavirus nel paziente”.

Tamponi, come funziona

La procedura, in questi casi, è la seguente: il medico di base constata i sintomi e trasmette la richiesta all’ATS, mette in sorveglianza il paziente stesso, e le persone che hanno avuto contatti con lui, fino all’esito del tampone. Se questo è negativo la sorveglianza cessa, se questo è positivo, la sorveglianza viene prolungata fino alla data stabilita dall’ATS.

La procedura prevede che fin dal giorno successivo alla segnalazione l’ATS prenda in carico il paziente e l’esito si ha entro pochi giorni. Le sedi a ciò dedicate sono il presidio di Oggiono e l’Ospedale di Lecco. Per chi non può muoversi è possibile per il medico curante chiedere che tutto si svolga a casa del paziente.

“I test sierologici sono materia più complessa ancora non del tutto perfezionata e sono oggetto di campagne di effettuazione per categorie o secondo criteri statistici” spiegano i sindaci.

I sindaci: “Bene il chiarimento”

“Siamo sollevati dall’esito dell’incontro – concludono perché si è chiarito come è possibile per i cittadini che ne hanno bisogno, riscontrano sintomi, sono in precario stato di salute, poter effettuare i tamponi in modo semplice, in tempi accettabili e all’interno della sanità pubblica (e quindi in modo gratuito)”.