Pescate. Danneggiamenti in palestra, il sindaco sospende le attività

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Otturati i servizi igienici e altri episodi di incuria alla palestra comunale di Pescate

Il sindaco: “Episodi intollerabili, attività sospese. Dal prossimo anno regole più severe”.

 

PESCATE – Da questo venerdì, fino a data da destinarsi, la palestra comunale di Pescate resterà chiusa e le attività saranno sospese. Lo ha comunicato il sindaco Dante De Capitani che ha preso questa decisione a seguito di “ripetuti danneggiamenti ai bagni” e vista “l’incuria dimostrata da alcuni utenti delle società sportive concessionarie della palestra”.

“Nel giro di pochi giorni sono state asportate le manopole dello scarico del flusso rapido nei bagni e otturato volutamente gli scarichi di alcune tazze wc ,senza contare le luci lasciate ripetutamente accese anche di notte e altri episodi di incuria che nel corso del tempo si sono palesati sempre più frequentemente – racconta il sindaco – E visto che nella nostra palestra si allenano anche i bambini delle scuole, questi episodi già gravi diventano intollerabili anche dal lato educativo. Senza contare le spese per ripristinare i danneggiamenti e comportamenti dei soliti ignoti”.

La struttura di via Papa Giovanni XXIII è di riferimento per le scuole medie e utilizzata anche dalle scuole elementari del paese, oltre ad essere sede di attività sportive quali basket e pallavolo. Attualmente, a campionati conclusi, la palestra era fruita per gli allenamenti degli atleti.

“Per il prossimo anno sportivo introdurremo regole più severe per l’accesso e la sorveglianza della palestra – aggiunge De Capitani – perché in questi anni la disponibilità è la comprensione dimostrata non hanno funzionato. Abbiamo in programma un ampliamento della palestra proprio per quanto riguarda i bagni e gli spogliatoi dell’utenza sportiva che saranno divisi da quelli dell’utenza scolastica in modo da evitare episodi di promiscuità degli spazi. Ma per ora, visto che le società sportive concessionarie non riescono ad arginare gli episodi disdicevoli messi in atto da alcuni loro utenti, per la tutela del bene pubblico si chiude”.