Olginate. “Tienilo acceso”, sui social senza spegnere il cervello

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L’Isola della Stupidera organizza una serata con Vera Gheno e Bruno Mastroianni

Venerdì 22 marzo “Tienilo acceso”, dialogo tra adulti sull’uso del cellulare

OLGINATE – L’associazione Isola della Stupidera promuove l’incontro “Tienilo acceso – dialogo tra adulti sull’uso del cellulare tra ragazzi e adolescenti”, con la partecipazione di Vera Gheno e Bruno Mastroianni.

L’appuntamento è in programma venerdì 22 marzo, con inizio alle ore 20.45, presso lo sPaZZio Stupidero (via Ca’ Romano, ex scuola di Capiate).

“Che immagine diamo di noi quando scriviamo sui social? Pensiamo davvero alle parole e alle immagini che usiamo? Siamo sicuri di quello che leggiamo e condividiamo nei nostri post? Siamo partiti da queste domande – commenta Alessandra Maggi, presidente de L’Isola della Stupidera – per provare a capire come far fronte al bullismo in rete, come gestire le notizie false e i continui conflitti”.

“Spesso usiamo i social network in maniera frettolosa e superficiale, senza valutarne le conseguenze – conclude la presidente – e per molti adulti l’uso che i ragazzi fanno dello smartphone è ancora un mistero. Grazie alla presenza di Vera e Bruno vorremmo aprire un momento di dialogo su questi temi che toccano da vicino tutti coloro che hanno ruoli educativi”.

Vera Gheno è sociolinguista, collabora con l’Accademia della Crusca e insegna presso l’università di Firenze. Bruno Mastroianni è giornalista e comunicatore, esperto di social network, collabora con alcune trasmissioni televisive su Rai1 e Rai3 come social media manager, direttore scientifico del festival InspiringPR.

Il loro ultimo libro è “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello” edito da Longenesi. Una sociolinguista e un filosofo della comunicazione, esperti naviganti della rete, nel libro indicano una delle strade da percorrere per vivere in modo finalmente libero le ricchezze che il web e i social ci offrono: imparando a padroneggiarli senza lasciarcene schiacciare, a decifrarne i messaggi senza farci manipolare, a capire e farci capire attraverso una scelta accorta e consapevole delle parole.