Paderno: dissidi con la parrocchia, il custode del santuario si dimette

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Fiorenzo Mandelli custode del Santuario Rocchetta
Il custode del Santuario Fiorenzo Mandelli

Santuario della Rocchetta a Paderno chiuso da oltre un mese

Il custode si è dimesso dopo i contrasti con la parrocchia di Porto d’Adda, ma è gara di solidarietà per lui

PADERNO – Dal 2009 si occupava di custodire questa piccola perla che è il Santuario della Rocchetta a Paderno, diventata tale grazie soprattutto ai suo sforzi e dei volontari che lo hanno aiutato nelle manutenzioni e nelle aperture, un impegno che gli è valso addirittura il titolo di cavaliere della Repubblica, conferitogli dal presidente Mattarella.

Ma ora, dal 14 luglio scorso, Fiorenzo Mandelli non è più custode della chiesina: si è dimesso a seguito complicati rapporti con la parrocchia di Porto d’Adda (che è parte della comunità pastorale di Cornate, Porto e Colnago) a cui fa capo il santuario.

“Il sottoscritto è un volontario, non residente nel comune ma a Mezzago, ma fortemente appassionato di questo luogo. In tutti questi anni mi sono comportato al massimo della collaborazione e trasparenza. Tengo moltissimo alla Rocchetta, mi trovate lì sia in estate ad accogliere pellegrini, gruppi e turisti, sia in inverno con in mano il rastrello o le cesoie per tagliare i rovi – racconta lo stesso Mandelli – Ogni volta che avevo un certo accumulo di offerte raccolte per l’accensione dei lumini alla statua della Madonna, li consegnavo in Parrocchia di Porto al Sacrestano allegando una periodica relazione. In questi circa dieci anni, mese dopo mese, ho consegnato alla Parrocchia di Porto la cifra di offerte di € 49.130,00. Sono la testimonianza scritta di quanto fatto alla Rocchetta”.

Rapporti, quelli con la parrocchia, che dal 2017 è guidata da don Emidio Rota, che si sarebbero incrinati negli ultimi tempi fino alla ‘rottura’ avvenuta nel corso di una riunione tra l’ex custode, il parroco e alcuni membri del consiglio pastorale.

Con le dimissioni di Mandelli, il Santuario ora è chiuso. Nel frattempo c’è chi ha manifestato la propria solidarietà all’ormai ex custode: La cooperativa sociale Solleva ha creato un gruppo su Facebook , “aperto a tutti coloro – scrivono – che vogliono sostenere le ragioni dell’amico volontario Fiorenzo Mandelli, custode del santuario della Rocchetta. Facciamo lavoro di squadra. Insieme possiamo restituire a Fiorenzo dignità e rispetto”.

Monsignor Mario Delpini sale al santuario della Rocchetta accompagnato dal custode Fiorenzo Mandelli

La lettera del sindaco di Paderno

Anche il sindaco di Paderno,  si espresso in una lettera pubblica, affinché le parti possano riconciliarsi:

“Noi e la Rocchetta.

Santa Maria della Rocchetta è un piccolo Santuario che si trova nel Comune di Paderno d’Adda e fa però parte della parrocchia di Cornate. E’ una chiesina dedicata al culto, ma anche una semplice meta di camminate nei boschi dell’Adda e lungo l’alzaia del naviglio. Un luogo in cui le persone di Porto o di Paderno, così come chi viene in visita da fuori, salivano per una preghiera o per una visita turistica

Malgrado la sua posizione defilata, o forse proprio per questo, Santa Maria della Rocchetta è un luogo di incontro, un piccolo crocevia di comunità e persone.

Nell’ultimo decennio il custode della Rocchetta, Fiorenzo Mandelli, ha fatto un immenso, quotidiano lavoro per tenere aperto il santuario, per accogliere i visitatori e coinvolgerli nella storia del luogo e dei suoi dintorni, per raccontare come si intrecci anche con il genio di Leonardo da Vinci che li studiò e ne trasse ispirazione, ma anche per liberare lo sperone di roccia tra il naviglio e l’Adda dalla vegetazione strabordante, per mantenere quel luogo e i suoi dintorni puliti e accoglienti.

Per questo suo impegno Fiorenzo Mandelli si è conquistato il cavalierato della Repubblica, la gratitudine delle migliaia di persone che lo hanno incontrato e sicuramente la riconoscenza del Comune di Paderno d’Adda.

Insieme alla Cooperativa Solleva che gestisce il ristoro dello Stallazzo, ha reso quell’angolo di Paderno d’Adda un posto vivo, dove è possibile trovare serenità, condivisione e bellezza.
Il loro lavoro ha ereditato e rinnovato la cura che, negli anni precedenti, la comunità di Porto, la ProLoco di Cornate avevano garantito di quei luoghi, portando nuovo slancio ed energie.

Oggi questa storia sembra interrompersi. Non è mio compito entrare nelle dinamiche e nei rapporti interni alla Parrocchia di Cornate d’Adda, proprietaria e curatrice del santuario, ma dai colloqui avuti con Fiorenzo Mandelli e con il Parroco Don Emidio su questa vicenda ho sentito profonde incomprensioni e ferite personali che credo siano andate ben oltre le reciproche intenzioni originarie.

Così un luogo di incontro, come altre volte in passato, diventa luogo di divisione.
Un conflitto in cui, senza una riconciliazione, saremo tutti perdenti.
In primis i protagonisti, perchè credo che nessuno possa considerare una vittoria l’allontanamento di Fiorenzo dalla Rocchetta e per Fiorenzo stesso, che ha fatto della dedizione a quel luogo la sua vita.

Ma poi il territorio e i frequentatori. La chiesina è tornata ad essere chiusa per buona parte della settimana e non molto tempo ci impiegheranno i rovi e il bosco di robinie a riconquistare lo spazio oggi libero.

Faccio appello alla struttura ecclesiastica perchè venga riconosciuta la particolare condizione della Rocchetta e che, in questo quadro, Fiorenzo Mandelli possa riprendere il lavoro oggi interrotto a beneficio di un santuario e di un territorio che sono un bene comune, alla cui cura siamo tutti, per la propria parte, chiamati”.

Gianpaolo Torchio
Sindaco di Paderno d’Adda