Parco Curone, fase 2: sentieri aperti ma raggiungibili solo a piedi

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Marco Molgora
Marco Molgora

L’ente guidato da Marco Molgora comunica le decisioni in merito alla fase 2

Restano chiusi Cascina Butto, Ca’ soldato e i relativi parcheggi. Accesso agli uffici del Parco solo previo appuntamento

 

MONTEVECCHIA – Sentieri aperti ma raggiungibili solo a piedi. Alla luce della cosiddetta fase 2, il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone ha indicato le nuove modalità di fruizione delle strutture e dei percorsi ubicati all’interno dei confini dell’area.

Restano chiusi i comparti di proprietà e gestione dell’Ente come Ca’ Soldato e il relativo parcheggio, Cascina Butto e le aree di pertinenza, nonché tutte le strutture di servizio. L’accesso agli uffici di Cascina Butto è possibile solo previo appuntamento telefonico (039.9930384) e solo per esigenze indifferibili. Vengono riaperti invece i sentieri (il cui accesso era stato chiuso con ordinanze di diversi Comuni) che potranno essere utilizzati da pedoni e ciclisti nel rispetto delle norme del Parco e delle disposizioni previste dalle sopraindicate determinazioni legislative e amministrative.

Va da sé che il Parco non può essere raggiunto in automobile, in quanto sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Si conferma l’attività di vigilanza da parte delle Guardie Ecologiche Volontarie che, come avvenuto sinora, opereranno nel rispetto delle procedure e delle norme di sicurezza.

Il presidente del parco Marco Molgora aggiunge: “Si ricorda che l’attività sportiva e l’attività motoria sono consentite esclusivamente in modo individuale, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. La sicurezza dipende da tutti noi e la Fase 2 si inserisce in un contesto ancora attivo della pandemia e richiede le stesse cautele che hanno consentito in queste difficili settimane di ridurre lo stato di crisi sanitaria; facciamo appello al senso di responsabilità di tutti i fruitori affinché i sacrifici sopportati non siano stati vani”.