Parco del Curone: nuove ‘regole’ per bici e cavalli. 70mila euro per le navette e il nuovo posteggio

Tempo di lettura: 3 minuti
Parco Curone divieto auto

Approvato dalla comunità del Parco del Curone il nuovo regolamento della fruizione

Per le bici e i cavalli verranno riservati dei percorsi ad hoc per evitare commistioni con i pedoni

MONTEVECCHIA – Un nuovo regolamento di fruizione del Parco del Curone per aggiornare le disposizioni in merito ai comportamenti da tenere all’interno del perimetro dell’area protetta alla luce delle nuove sollecitazioni emerse negli ultimi tempi, anche a seguito di una frequentazione dell’oasi verdi brianzola diventata, complice il Covid, molto più intensa. E’ quanto è stato approvato lunedì dalla comunità del Parco, riunita in videochiamata, per affrontare diversi punti all’ordine del giorno.

In vari passaggi, il presidente Marco Molgora e il direttore Michele Cereda hanno ribadito come la filosofia di fondo sia quella di valorizzare sia l’esperienza della visita all’interno del Parco che quella dell’ambiente naturale, da tutelare, conservare e valorizzare nella sua biodiversità. In questo senso va intesa, ad esempio, la campagna informativa e di controllo messa in atto nel fine settimana con l’ausilio delle Gev, dotate sia di auto che di bici elettriche, e dei ragazzi del Servizi civile per spiegare l’attività del Parco e informare circa il divieto di accesso al Parco con le auto, che vanno posteggiate nelle apposite aree previste nelle zone più esterne dell’area protetta.

Marco Molgora
Marco Molgora

Sempre in questa direzione va anche lo stanziamento di 70mila euro, inserito nella variazione di bilancio, in cui sono ricomprese le spese per il servizio navetta per il trasporto da e verso alcuni punti strategici del parco non appena sarà possibile effettuarlo in base alle normative Covid e quelle per l’area posteggio da ricavare, previo accordo con i privati, all’ingresso del Parco al confine tra Merate e Pianezzo (Olgiate).

Quanto al regolamento in sé, sono state aggiornate, in particolar modo, le disposizioni che riguardano l’accesso in bici, a cavallo e con i cani. “Abbiamo inserito il concetto che il visitatore del Parco sia consapevole del posto dove si reca e responsabile quindi delle sue azioni – ha spiegato Cereda -. Questo per tutelarci anche nel caso, al momento non ancora riscontrato, che si dovessero verificare incidenti o infortuni”.
Quanto alle “regole” per bici e cavalli, Molgora ha sottolineato come sia cambiato l’approccio: “Non andremo più a vietare alcuni sentieri a ciclisti e cavallerizzi, ma indicheremo chiaramente quali saranno i percorsi a loro riservati”. L’obiettivo non è solo quello di non creare problemi di convivenza con i pedoni ma anche di tutelare le aree, come prati e boschi, dove già il transito di bici e cavalli è vietato. No anche all’attrezzare percorsi con trampolini e varianti per il downhill o la pratica del Mtb enduro.

Per i cani invece la disposizione che prevede l’obbligo di guinzaglio è stata rafforzata prevedendo l’uso di guinzagli non più lunghi di un metro mezzo. Ribadito anche il divieto di accesso, per gli amici a quattro zampe, nei torrenti, nei ruscelli, nelle sorgenti e negli stagni in un ottica di tutela non solo del paesaggio ma anche dell’incolumità degli stessi cani.
Inserito nel regolamento anche un riferimento all’utilizzo per i droni, il cui impiego è consentito, su autorizzazione del Parco, solo ai piloti autorizzati da Enac. Vietato l’utilizzo all”interno della Zona Speciale di Conservazione nel periodo compreso tra il 15 febbraio e il 30 giugno.