Retesalute, presidio dei lavoratori fuori dal Comune durante l’assemblea dei soci

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I dipendenti di Retesalute si sono posizionati fuori dal Comune dove è in corso l’assemblea dei soci

“Vogliamo avere garanzie sulla tenuta occupazionale e sul mantenimento dei contratti in vigore dopo la messa in liquidazione”

MERATE – “Che il percorso sia quello della liquidazione ormai lo diamo per assodato. Quello che ci interessa sono i passaggi successivi, a partire dalla nomina del collegio liquidatorio. Vogliamo che venga garantito l’attuale livello occupazionale e che venga anche mantenuto il contratto collettivo in vigore”. Lo hanno ribadito con forza anche ai sindaci che si sono fermati a parlare con loro i sindacalisti Teresa Elmo, Italo Bonacina ed Enzo Cerri presenti dalle 17.30 di oggi, giovedì 20 maggio, insieme a molti lavoratori davanti alla sede del Comune di Merate dove alle 18 era in programma l’assemblea dei soci di Retesalute.

All’ordine del giorno, suddiviso in una parte ordinaria e in una straordinaria, la messa in liquidazione dell’azienda speciale nata nel 2005 e la nomina del collegio di liquidatori che dovrà gestire la fase 2 di Retesalute. Un passaggio, quello dello scioglimento, su cui i sindaci soci hanno raggiunto, almeno stando alle intenzioni comunicate prima dell’assemblea, la maggioranza, dovendo definire poi nelle votazioni a scrutinio segreto in programma in assemblea, la composizione del collegio liquidatorio.

Prima dell’inizio dell’assemblea il sindaco Massimo Panzeri, presidente dell’assemblea dei soci, si è fermato a parlare con i sindacalisti, promettendo di portare all’attenzione dei soci le loro istanze. Anche i rappresentanti del Consiglio di amministrazione, capitanati dalla presidente Alessandra Colombo, si sono fermati a scambiare due chiacchiere con i manifestanti prima di imboccare i gradini di ingresso del Municipio per prendere parte all’assemblea a cui è presente anche il notaio Brini. Presente anche il direttore di Retesalute Enrico Bianchini.

I sindacalisti hanno ribadito le preoccupazioni e i timori dei lavoratori a fronte di un clima di incertezza che ha visto anche fioccare, negli ultimi mesi, le dimissioni portando i dipendenti a scendere da 83 a 71.

Presenti a manifestare la solidarietà ai lavoratori anche il consigliere di minoranza di Cernusco Salvatore Krassowski e Germano Bosisio.

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