Taglio del nastro del nuovo impianto Seruso, dove “rinascono” oltre 55 tonnellate di rifiuti

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Investimento da oltre 11 milioni di euro per il revamping dell’impianto Seruso a Verderio

La struttura tratta i rifiuti conferiti nel sacco multileggero (nel Lecchese sacco viola) prodotti dal 10% dei lombardi

VERDERIO – Sei diverse tecnologie di separazione automatica di plastiche, alluminio, acciaio, tetrapak; oltre 100 nastri trasportatori che si sviluppano per 1,4 chilometri; 15 separatori ottici di precisione capaci riconoscere i rifiuti in base alla singola tipologia; fino a 20 tipi di materiali selezionati; 13 tonnellate trattate ogni ora.

Sono numeri davvero importanti quelli che contraddistinguono il nuovo impianto di Seruso Spa, inaugurato oggi, giovedì, in via Piave a Verderio, dopo un corposo intervento di revamping del valore di 11 milioni e 200mila euro. Accarezzato da tempo (se ne parla da circa 15 anni), il progetto è diventato realtà negli ultimi tempi e si è concretizzato in un cantiere veloce, della durata di soli sei mesi, grazie al quale l’impianto di Seruso è stato completamente rigenerato e posto nelle condizioni di trattare fino a 55mila tonnellate di rifiuti all’anno.

Si tratta di imballaggi in plastica, in metallo e poliaccoppiati a base cellulosica raccolti tra le province di Lecco, Monza e Brianza, Bergamo, Milano, Pavia e Como per un bacino di circa un milione e 200mila cittadini lombardi.

Omar Sozzi, direttore di Seruso Spa

Una vera e propria “fabbrica dei rifiuti” che riconosce, separa e avvia a recupero gli scarti prodotti da più del 10% della popolazione lombarda.

Si tratta di uno dei più moderni ed efficienti sistemi per il riciclo dei rifiuti, che grazie ad un avanzato sistema di vagli meccanici e separatori ottici di precisione, permette di selezionare ogni singola tipologia di materiale e affidarla successivamente ai Consorzi di filiera per rinascere sotto forma di nuovi prodotti e oggetti.

Il tutto con una cabina di regia totalmente pubblica: Seruso è infatti partecipata dalle società pubbliche Silea (64,44%), Cem Ambiente Spa (24,24%) e Brianza Energia Ambiente Spa (11,32%).

 

L’impianto rappresenta una vera e propria eccellenza nel riciclo degli imballaggi in plastica come bottiglie, contenitori, flaconi, che a Verderio vengono riconosciuti in base al polimero da cui sono composti e anche al loro colore. In questo modo Seruso differenzia fino a 16 plastiche diverse (rispetto alle 9 precedentemente selezionate), che possono essere avviate a recupero di materia. Un ulteriore primato per l’impianto di Verderio che, già nel 2016, si era distinto per il progetto pilota – primo in Italia – di recupero delle capsule del caffè in alluminio, grazie alla collaborazione con CiAl e Nespresso.

Grande attenzione è stata posta al miglioramento delle prestazioni di selezione della cosiddetta “frazione fine”, costituita da rifiuti di dimensioni ridotte il cui riciclo è tipicamente più complesso, grazie ad un nuovo separatore ottico. Questa nuova funzione consentirà una riduzione ulteriore della frazione di scarto.

Presenti per il taglio del nastro il presidente di Seruso Massimiliano Vivenzio, il direttore Omar Sozzi e i presidenti dei tre soci: Francesca Rota di Silea, Alberto Fulgione di Cem Ambiente e Daniela Mazzuconi di Brianza Energia Ambiente.

Massimiliano Vivenzio

“Oggi si apre un nuovo capitolo per Seruso: con questo nuovo impianto, rendiamo ancora più sostenibili – ambientalmente ma anche economicamente – gli sforzi che i cittadini svolgono quotidianamente per la raccolta differenziata. Rivolgo un ringraziamento particolare a tutti i Consigli di Amministrazione delle società socie che hanno promosso e sostenuto un progetto ambizioso e di grande valore per tutto il nostro territorio” ha esordito Massimiliano Vivenzio, proclamandosi soddisfatto ed emozionato per essere arrivato all’attivazione di un impianto che, innalzato le performance, permetterà anche di migliorare i bilanci della società. “Stiamo vivendo un periodo storico contrassegnato da condizioni internazionali molto delicate che ci impongono di guardare avanti per trovare soluzioni alternative e innovative. Penso al fotovoltaico e anche alle comunità energetiche”.

Riccardo Pase

Dopo di lui ha preso parola Riccardo Pase, presidente della commissione ambiente di Regione Lombardia: “La nostra regione ha capito ormai da tempo che bisogna trasformare i rifiuti in risorse, arrivando all’economia circolare. Non possiamo più accontentarci di fare la raccolta differenziata: dobbiamo recuperare risorse dai rifiuti”.

Un accenno a cui si è accodata Francesca Rota, da poco più di tre mesi alla guida della società partecipata con sede a Valmadrera, ricordando il nuovo slogan di Silea “Valorizziamo risorse”. Rimarcando il lavoro svolto anche dal suo predecessore, presente oggi all’evento, Rota ha evidenziato come “il nuovo impianto di Seruso è a tutti gli effetti una «grande opera» pubblica per il territorio: sono questi gli investimenti di cui il Paese ha sempre più bisogno per costruire un sistema virtuoso di economia circolare. L’impianto di Verderio è un’eccellenza del recupero, per quantità e per qualità: significa che contribuiamo a consegnare alle industrie migliori “materie prime seconde” pronte per essere lavorate, risparmiando così il consumo di nuove risorse naturali”.

Orgoglio e soddisfazione anche nelle parole del presidente di Cem Ambiente Alberto Fulgione: “La nostra società ha puntato molto sulla riqualificazione dell’impianto di Seruso e siamo molto fieri oggi, di essere qui con i nostri Sindaci e le autorità per questa inaugurazione. Crediamo in Seruso e siamo convinti del nostro impegno per la sua riqualificazione. Per diversi motivi: in primis perché un impianto di selezione nostro (siamo soci!) e vicino ci offre la possibilità di migliorare gli impatti organizzativi e ambientali grazie a percorsi più brevi dei nostri camion che trasportano rifiuti. Poi ci sono i vantaggi della riqualificazione tecnologica di Seruso, che si traducono in una maggior quantità e qualità di materiali recuperati e destinati a tornare a nuova vita. Infine, e forse è la cosa più importante, c’è un valore culturale fondamentale in questa operazione: oggi più di prima possiamo dire ai nostri cittadini di continuare con cura e costanza a differenziare i rifiuti e che il loro impegno, che speriamo sempre maggiore, non è inutile bensì indispensabile per alimentare un ciclo sempre più virtuoso e benefico all’ambiente e all’economia dei nostri Comuni e del nostro Paese. Un ciclo virtuoso che oggi Seruso assicura più di ieri”.

Ha parlato di un cammino faticoso, giunto finalmente a buon fine Daniela Mazzuconi, presidente di Brianza Energia Ambiente: “Il revamping dell’impianto di Verderio è una buona notizia per il territorio e per le società che se ne avvalgono perché consente di valorizzare ulteriormente la fase della cernita dei materiali, fondamentale nella prospettiva di una raccolta differenziata sempre più incisiva e di qualità elevata. La risposta migliore ai problemi legati allo smaltimento dei rifiuti sta nel perseguire una selezione dei materiali raccolti (i rifiuti!) che consenta di recuperare il massimo possibile, riutilizzando tutte le materie ricavate, e di farlo senza inutile dispendio di energia: il nuovo impianto di Seruso è un passo significativo in questa direzione”.

Soddisfazione anche nelle parole del direttore di Silea Pietro D’Alema: “Per poter concretamente parlare di economia circolare è indispensabile realizzare nuovi impianti. Seruso, oltre che rappresentare un punto di riferimento regionale nel riciclo delle plastiche, è anche un caso di successo di partnership industriali tra aziende pubbliche locali quali Silea, Cem Ambiente e Bea. L’economia di scala è indispensabile per garantire non solo la sostenibilità ambientale ma anche la sostenibilità economica degli investimenti”.

La cerimonia di inaugurazione è stata impreziosita da un tour guidato dal direttore Sozzi al nuovo impianto. Presenti i sindaci dei Comuni del Monzese afferenti all’impianto e la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann. Lunedì verrà organizzato un incontro specifico con i sindaci lecchesi per permettere anche ai primi cittadini lariani di scoprire e conoscere tutte le potenzialità del nuovo impianto.

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