Test salivari nelle scuole, promossa la sperimentazione partita anche da Casatenovo

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Test salivari Covid scuole
Test salivari Covid nelle scuole di Casatenovo

L’assessore Moratti ha parlato di risultati soddisfacenti e incoraggianti

Due le positività riscontrate ai test salivari: di questi uno alle medie di Casatenovo

CASATENOVO – “Risultati incoraggianti e soddisfacenti”. Si è espressa così l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti commentando l’esito della sperimentazione dei test molecolari salivari per la diagnosi di positività al Covid partita in alcune scuole di tutte le province della Lombardia lo scorso mese di maggio. Un progetto pilota che, nella nostra provincia, aveva visto aderire l’istituto comprensivo di Casatenovo, guidato dal dirigente Ettore Melchionna, con la partecipazione degli studenti della scuola dell’infanzia di Valaperta, della primaria di Capoluogo e della secondaria di primo grado.

3.617 i test effettuati complessivamente a livello lombardo con il riscontro di solo due positività, di cui una proprio a Casatenovo, dove avevano aderito alla sperimentazione più del 70 % della popolazione scolastica a cui la rilevazione era stata offerta (56 all’infanzia, 73 alunni alla primaria e 113 alle medie). Sempre a Casatenovo, il 7 e 8 giugno, in concomitanza con gli ultimi giorni di scuola, è stato anche svolta la seconda rilevazione con test salivari coinvolgendo gli studenti dell’infanzia (62 tamponi) e della primaria (71 tamponi). In questo caso, tutti i test salivari hanno dato esito negativo.

A livello lombardo, la prima rilevazione è stata offerta a 4.440, ragazzi di cui 906 delle scuole dell’infanzia, 1.959 delle primarie e 1.575 delle secondarie di primo grado.
Hanno accettato di sottoporsi al test 2.547 ragazzi (57%) di cui 466 dell’infanzia (51%), 1.205 della primaria (62%) e 876 della secondaria di primo grado (56%).
Sono invece 1.761 i ragazzi ai quali è stata offerta anche la seconda rilevazione, di cui 360 dell’infanzia, 945 della primaria e 456 della secondaria di primo grado. Di questi si sono presentati in 1.070 (61%), rispettivamente 171 dell’infanzia (48%), 627 della primaria (66%) e 272 della secondaria di primo grado (60%).

“Siamo molto soddisfatti – spiega la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti – non solo di questi primi risultati, ma anche della possibilità di aver potuto usare uno strumento diagnostico, già in uso in Europa e Stati Uniti, che non comporta la presenza di personale sanitario per la raccolta del campione e, nella sua estrema semplicità e praticità, è assolutamente ideale per le scuole. Questi test, frutto di una sperimentazione attuata dall’Università degli Studi di Milano, rappresentano un utile strumento di monitoraggio e screening la cui applicazione sarà estesa con la ripresa dell’attività scolastica a settembre”.