Valle del Curone: “Nel weekend le auto devono restare fuori”. Ecco la mappa dei parcheggi

Tempo di lettura: 4 minuti

Incontro tra i sindaci e il presidente del Parco per parlare dell’accesso alla Valle del Curone: a breve l’ordinanza del Comune de La Valletta

A disposizione la mappa dei parcheggi: “Le auto dovranno essere lasciate fuori, ad eccezione dei residenti e dei fruitori dei servizi agrituristici”

LA VALLETTA BRIANZA – Le auto dovranno restare fuori dal Parco del Curone nel fine settimana. Il che vuol dire che l’accesso alla Valle del Curone (quindi la parte che si irradia intorno a Ca Soldato, comprendendo Bagaggera, Valfredda e le Galbusere) resterà libero, il sabato pomeriggio e la domenica, solo per i residenti e chi deve raggiungere i servizi agrituristici situati nell’oasi verde della Brianza. E’ questa la linea uscita al termine dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi tra gli amministratori dei Comuni di Olgiate, La Valletta, Merate e Montevecchia e il presidente dell’ente con sede  a Cascina Butto Marco Molgora.

Località Bagaggera

Sollecitato a seguito dell’ultimo assalto di visitatori, registrato lo scorso fine settimana con l’ultima domenica in zona gialla, soprattutto nelle località di Bagaggera, Valfredda e delle Galbusere, il faccia a faccia tra amministratori è servito per dettare un percorso comune per affrontare il tema dell’aumento di visitatori, tutti i giorni della settimana, e soprattutto nei giorni festivi, nel territorio del Parco. “Si tratta di un effetto delle limitazioni imposte agli spostamenti, nel quadro del contenimento alla pandemia, che interessa tutte le aree verdi prossime ai centri urbani – puntualizza Molgora, che ha anche voluto ribadire come tra le competenze del Parco non vi sia quella della gestione della viabilità -.  Ma nel territorio del Parco l’aumento delle presenze si traduce spesso in sovraffollamento, con una ulteriore forte complicazione conseguente alla mancanza di spazi per la sosta degli autoveicoli”.

Ca’ Soldato

Un problema, quello della pressione subita dal territorio e dalle aree di accesso al Parco, che rischia di compromettere i valori ambientali che l’ente sovracomunale deve tutelare, diminuendo o annullando il piacere della visita,  rischiando anche di compromettere le colture agricole, che spesso non vengono riconosciute come tali dai visitatori.

Da qui la necessità di “invitare all’adozione di comportamenti che possano consentire di limitare l’impatto conseguente alla fruizione, nella speranza di poter anche così valorizzare l’esperienza della visita”. Il sabato pomeriggio e la domenica  l’accesso alla Valle del Curone sarà quindi consentito solo ai residenti e a coloro che devono raggiungere i servizi agrituristici. I visitatori dovranno cioè lasciare le auto alle porte della Valle, approfittando dei posteggi situati in corrispondenza delle stazioni ferroviarie, senza poter quindi più contare sui posteggi di Ca’ Soldato o della Fornace. Fuori dall’offerta anche i posteggi di Montevecchia, paese già alle prese con la gravosa questione dell’accesso all’Alta Collina disciplinato con lo strumento del Montevecchia Pass.

L’amministrazione comunale de La Valletta Brianza pubblicherà infatti a breve un’ordinanza comunale con cui verrà disciplinato la viabilità lungo la Valfredda, Bagaggera e le Galbusere nel fine settimana, mentre il Parco del Curone ha dato la disponibilità delle Gev per posizionare le transenne all’imbocco dell’area della Valle del Curone.

Sul sito www.parcocurone.it sono a disposizione le cartine con la mappa dei parcheggi. “In particolare, evidenziamo i parcheggi presso la stazione di Cernusco-Merate, a cui può accedere facilmente chi proviene dalla viabilità principale (Monza-Lecco, Paderno-Monticello) e da cui in pochi minuti si raggiungono i sentieri del Parco”.

Non solo. Così come già avvenuto in passato (da ultimo settimana scorsa), le Gev potranno multare le auto parcheggiate nei prati.  Nel Parco vigono infatti rigorose disposizioni per prevenire il danneggiamento a prati e boschi, e quindi anche la sosta delle auto che insistono su prato, terreno agricolo, bosco, anche solo con parte del veicolo, può essere oggetto di sanzione secondo la normativa di tutela ambientale.

L’obiettivo dichiarato di presidente e amministratori del territorio è quello di arrivare a una fruizione più consapevole e meno impattante per il territorio e chi lo abita, spesso contribuendo anche al suo mantenimento e alla salvaguardia del paesaggio. “Una più ampia gamma di azioni e proposte per la scoperta consapevole dell’ambiente del Parco potrà poi trovare attuazione con la cessazione delle condizioni di emergenza pandemica”. Non è un mistero infatti che Molgora vorrebbe puntare su un sistema di navette di collegamento tra stazioni ferroviarie e parco e su stalli per le bici elettriche per poter prevedere l’accesso al Parco anche sulle due ruote (sui percorsi a loro riservati).