Clara e Giulio del Milan Club Valmadrera entrano in campo a San Siro con Leao e Hernandez

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Giulio e Clara Tagliaferri con i genitori e alcuni componenti del Milan Club Valmadrera
Giulio e Clara Tagliaferri con i genitori e alcuni componenti del Milan Club Valmadrera

Domenica 20 aprile, Giulio e Clara Tagliaferri hanno sfilato sul prato di San Siro accanto ai campioni rossoneri

VALMADRERA – Non è stata una domenica come le altre per Giulio e Clara Tagliaferri, fratello e sorella di Abbadia Lariana, né tantomeno per il Milan Club Valmadrera. Durante la partita di Serie A tra Milan e Atalanta, disputata domenica scorsa allo stadio San Siro, i due giovani tifosi hanno vissuto un momento da sogno: sono entrati in campo mano nella mano con i giocatori rossoneri all’ingresso delle formazioni.

Clara ha avuto l’onore di accompagnare Rafa Leao, mentre Giulio ha affiancato Theo Hernandez. Un’esperienza unica, che resterà impressa nei ricordi non solo dei due piccoli protagonisti, ma anche di tutto il club rossonero della cittadina lecchese.

Clara e Giulio Tagliaferri con i giocatori a inizio partita
Clara e Giulio Tagliaferri con i giocatori a inizio partita

“Per i bambini e i genitori è stato molto emozionante vivere questo momento in uno stadio importante come quello di San Siro e soprattutto di fianco ai due calciatori più conosciuti della squadra,” ha dichiarato con orgoglio Franco Rusconi, presidente del Milan Club Valmadrera. “Ringraziamo tutte le persone che hanno lavorato per realizzare questo sogno. Per noi è la prima volta che due nostri bambini riescono a entrare con la squadra, viviamo lo stadio da decenni, ma ci siamo emozionati tutti.”

Un evento, quello andato in scena il 20 aprile, che ha segnato una tappa speciale nella storia del Milan Club Valmadrera, realtà fondata oltre vent’anni fa e che oggi può contare su più di 250 iscritti. Un numero che lo colloca tra i club di tifosi più attivi e partecipi della provincia di Lecco, sempre presenti per sostenere i rossoneri soprattutto nelle sfide casalinghe.

La scena dei due bambini abbracciati ai loro idoli, davanti a decine di migliaia di spettatori, è la testimonianza di quanto il calcio possa ancora regalare emozioni genuine, capaci di unire le generazioni e dare un senso profondo all’amore per una squadra.