Valmadrera saluta e ringrazia tre storiche maestre che lasciano l’insegnamento

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Il tributo del comune di Valmadrera a tre insegnanti storiche

Un tributo a nome della città a Gabriella Lusenti, Letizia Panzeri e Mariarosa Moiana

Il saluto ai ragazzi per l’inizio dell’anno scolastico: “Vivete la scuola non solo come un luogo di studio, ma come un’occasione”

VALMADRERA – Prima dell’inizio della Giunta di mercoledì 7 settembre, il sindaco Antonio Rusconi e gli Assessori hanno voluto rivolgere un saluto di ringraziamento a due insegnanti della scuola dell’infanzia e una della scuola primaria che lasciano l’insegnamento dopo oltre venti anni trascorsi a Valmadrera. Il Sindaco, nel suo intervento, ha evidenziato il ruolo fondamentale degli insegnanti, educativo e formativo soprattutto nei primi anni della scuola dell’infanzia prima di un sentito ringraziamento a nome di tutta la comunità di Valmadrera.

Appassionato l’intervento della maestra Gabriella “Gabry” Lusenti: “La mia vita privata e professionale è stata contraddistinta dalla passione per la musica e per i bambini, cosi è iniziata la mia avventura nel lontano 1980 presso l’asilo Bonaiti del ‘villaggio’ di Lecco. Quarta figlia di madre vedova, c’era una certa urgenza di contribuire all’economia familiare… suor Luisa, la direttrice, disse a mia mamma che se fossi stata all’altezza del compito mi avrebbe assunto l’anno successivo. Organizzai una festa di fine anno facendo danzare le bambine su un pizzicato di Leo Dèlibes e i bambini, con i bastoni, sulla musica di Radeszki. Decisero quindi di assumermi. Dopo il superamento del concorso sono giunta alla scuola materna statale di Germanedo. Li ho incontrato la figura carismatica di Rosa Spreafico, insegnante scomparsa prematuramente e a cui oggi è intitolata la scuola, un connubio di professionalità e umanità, il suo esempio mi ha guidato per tutta la carriera. Dopo 4 anni trascorsi nella scuola materna Visconti di Modrone di Cassago Brianza, sono arrivata alla scuola dell’infanzia di Valmadrera Caserta, dove per 30 anni ho visto crescere due generazioni, mi sono sentita accolta, apprezzata, genitori e bambini mi hanno arricchito spesso di forti emozioni e mi hanno lasciato nel cuore dolci ricordi, anche nei periodi critici, il confronto, ha rappresentato occasione di crescita. Ho accompagnato per mano i ‘miei bimbi’ in un viaggio di percorsi narrativi, musico-teatrali, motori e sensoriali dove la didattica ha sempre cercato di trasmettere altresì valori come l’accettazione dell’altro, nel rispetto delle diversità nonché la cura per la natura e l’ambiente. Ringrazio le mie colleghe ‘storiche’ che mi hanno supportato nei momenti difficili, un particolare grazie a Miriam Valagussa, senza di lei il mio percorso non sarebbe stato così ricco di stimoli e significativo. Ringrazio anche le persone che, rappresentando l’amministrazione comunale, hanno prestato un’attenzione particolare alla realtà dell’infanzia. Porterò nel cuore le bellissime feste, i volti dei bimbi, le persone care, la scuola di Caserta: la mia seconda casa”.

Letizia Panzeri ha invece ricordato così la sua attività didattica: “A parte brevi esperienze in altre scuole, dopo pochi anni di servizio, ho ottenuto subito il trasferimento a Valmadrera dove ho lavorato per più di 25 anni… praticamente tutta la mia carriera nella scuola dell’infanzia di Caserta. Se mi è concesso vorrei spezzare una lancia a favore di questo ordine di scuola che per tanti anni ho rappresentato. Ho creduto e credo molto nell’importanza educativa che la scuola dell’infanzia riveste. Essa rappresenta la porta d’ingresso nel mondo della scuola cui è affidato l’importante compito di accogliere ed introdurvi i più piccoli aiutandoli a costruire le basi di tutto il loro percorso scolastico successivo. Purtroppo spesso viene però ancora considerata (sia dalle istituzioni che dalle famiglie) come l’ultima ruota del carro dell’istruzione scolastica ed i suoi insegnanti vengono spesso sottovalutati e lasciati soli a gestire problematiche e sfide sempre maggiori”.

Successivamente è stata premiata l’insegnante Mariarosa Moiana della scuola elementare primaria: “Sono nata il 10 febbraio 1963. Ho iniziato a operare nella scuola nel lontano 1981. In ruolo con decorrenza giuridica dal settembre 1983, ho lavorato come insegnante di sostegno (un anno nella scuola speciale) a Tavernerio, Lipomo e Lecco. Nell’anno scolastico 1993/94 ho ottenuto il trasferimento su scuola comune a Valmadrera. Qui ho insegnato per 28 anni. Ho avuto modo di conoscere parecchi bambini, di vederli crescere giorno dopo giorno per 5 anni (la maggior parte dalla prima alla quinta, dai 5/6 ai 10/11 anni). Ovviamente ho dovuto lavorare e confrontarmi anche con adulti (insegnanti, genitori…). Nell’arco della mia attività lavorativa ci sono state a volte delle fatiche, ma compensate da molte soddisfazioni. Solo quest’ultimo anno scolastico sono stata a Lecco (utilizzo come insegnante di sostegno). Dopo 39 anni, 10 mesi … ho optato per la pensione”.

La lettera dell’amministrazione a bambini e insegnanti per il nuovo anno scolastico

“Ai bambini e ai ragazzi frequentanti le scuole di Valmadrera e alle loro famiglie
Agli insegnanti delle scuole di Valmadrera

Carissimi bambine, bambini, ragazze e ragazzi…
le vacanze sono passate in un soffio e sono certo che avete saputo metterle a frutto: vi sarete divertiti, avrete giocato, visitato posti nuovi oppure avrete trascorso qualche giorno in località a cui siete affezionati, avrete conosciuto nuovi amici, trascorso del tempo in famiglia, letto qualche libro, svolto (ahimè) anche qualche compito e adesso siete qui, pronti ad affrontare un nuovo anno scolastico…
Immagino già il vostro pensiero: al di là della gioia di tornare a incontrare i compagni di classe, starete pensando che vi aspettano giornate colme di impegni, giornate noiose, difficoltà e magari anche qualche insuccesso.
Io però vorrei invitarvi a vedere la scuola in modo diverso: vivetela non solo come un luogo di studio, ma come un’occasione per conoscere gli altri, per crescere, per mettervi in gioco, per scoprire le vostre passioni e le qualità che rendono unico e speciale ciascuno di voi.
E, a questo proposito, a tutti i vostri insegnanti, io che per anni sono stato uno di loro, dall’altro lato dei banchi, vorrei dedicare una frase di Daniel Pennac ‘Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia’.
Auguri, quindi, da parte mia e dell’Assessore all’istruzione, Raffaella Brioni, perché questo nuovo anno scolastico possa essere come un concerto a cui ciascuno strumento potrà dare il proprio contributo”.