Valmadrera, trattori in corteo per la Giornata del Ringraziamento

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Valmadrera omaggia il lavoro agricolo, benedizione e corteo. L’iniziativa si è svolta anche in Valsassina

Il ricordo di Riccardo Villa, scomparso nell’aprile dello scorso anno

VALMADRERA – Una giornata per dire ‘grazie’ per il raccolto passato e di buon auguro per la prossima stagione: una tradizione rispettata anche quest’anno a Valmadrera con la Giornata del Ringraziamento che si è svolta domenica mattina.

Gli agricoltori del paese si sono ritrovato dalle 9 in via Fatebenefratelli, nelle vicinanze del municipio, e da lì il loro corteo si è snodato per le vie del centro, dopo la benedizione del parroco don Isidoro.

Anche il sindaco Antonio Rusconi e il vicesindaco Raffaella Brioni hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Massimo Cariboni, in rappresentanza degli agricoltori valmadreresi.

Marco Cariboni e il sindaco Rusconi

Cariboni ha ereditato il testimone da Riccardo Villa, scomparso nell’aprile dello scorso anno. “Riccardo mi ricordava i principi di questa festa, nata nel 1951 in pieno dopo guerra, che onora il lavoro nei campi e vuole ringraziare Dio per l’annata trascorsa e per quella che verrà. In un’occasione gli chiesi se avesse ancora senso questa festa. Le realtà agricole vive sul territorio non sono più così tante. Lui mi fulminò con lo sguardo e mi disse che non era importante quanti fossimo ma i valori di questa tradizione, lo spirito di sacrificio di chi fa questo lavoro, la conoscenza dei tempi del creato e la bellezza del saper condividere i suoi frutti”.

“Voi – ha proseguito Cariboni rivolgendosi ai presenti – siete ancora oggi testimoni di questo frammento di vita agricola, insieme riusciamo a mantenere viva questa festa e dire anche oggi il nostro grazie”.

Il corteo ha raggiunto il monumento ai caduti dove è stata deposta una corona di fiori in ricordo delle vittime delle guerre mondiali.

“Non è una scelta casuale questo luogo, perché molti dei valmadreresi mandati al fronte erano contadini – ha sottolineato il sindaco Antonio Rusconi – essere qui è un modo per non dimenticarci del passato. Il simbolo dell’agricoltura è l’albero e l’albero sta in piedi se ha delle radici, senza di esse morirebbe. Questo credo sia il significato più profondo di questa festa,. Possiamo non essere più un paese agricolo, è significativo però tenere viva l’importanza dell’agricoltura e dire che questi valori e queste radici non possono esser dimenticate”.

L’iniziativa,  promossa da Coldiretti, si è svolta anche in Valsassina con ritrovo nel piazzale antistante la sede della Comunità Montana. I trattori hanno poi fatto tappa nei comuni di Introbio e Primaluna, quindi ritorno in zona CM dove è stata celebrata la messa.