A Barzio evento per i 100 anni della nascita del fondatore del COE: don Francesco Pedretti

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Don Francesco Pedretti fondatore COE
Don Francesco Pedretti fondatore COE (foto https://www.coeweb.org/)

Il programma prevede un incontro, la messa e un pranzo comunitario

BARZIO – In occasione del centenario della nascita di don Francesco Pedretti fondatore del COE (Centro Orientamento Educativo) presso la sede di Barzio in Valsassina si terrà l’evento “Centenario”.

“Questo anno 2022 per noi è particolarmente significativo – spiegano dal COE – perché coincide con il centenario della nascita di don Francesco Pedretti, il nostro fondatore. La sua figura per noi del COE è importante, a lui abbiamo dedicato diverse pubblicazioni e una sezione del nostro sito ‘Sognava un mondo nuovo’ che vi invitiamo a visitare, è una possibilità in più per farlo conoscere a chi non l’ha mai incontrato”.

L’evento di domenica vede tra gli organizzatori: Associazione COE, Fondazione COE e Comunità COE – con il Festival della Missione 2022 e nell’ambito del 50° FOCSIV.

Il programma si aprirà alle 9.30 con i saluti del presidente del COE Andrè Siani e della presidente del FOCSIV Ivana Borsotto.

Seguirà un incontro dove interverranno: Vittore Mariani (Pedagogista; Docente all’Università Telematica Pegaso e all’Università Cattolica di Milano; autore del volume Crescere nella gioia. L’attualità del pensiero pedagogico di don Francesco Pedretti), Mario Colletto (già volontario in R.D. Congo e responsabile della formazione dei volontari internazionali per l’Ass. COE; con altri soci COE, curatore della pubblicazione Il volontario è… Dagli appunti di Don Francesco Pedretti), Bianca Triaca (architetto; promotrice e curatrice di progetti sul patrimonio culturale in Africa per l’Ass. COE) e Modera Anna Pozzi (redattrice di “Mondo e Missione”; collabora con diverse testate nazionali; già volontaria in Camerun con l’Ass. COE)

Al termine, Ivana Borsotto e André Siani pianteranno nel giardino del COE un albero simbolo del 50° FOCSIV. Alle 12 nella chiesa Sant’Alessandro di Barzio verrà celebrata la messa presieduta da Mons. Franco Agnesi, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Milano con i canti che saranno curati dal Coro Elikya.  La giornata si concluderà alle 13 con il pranzo comunitario presso la sede del COE.

 

Don Francesco Pedretti fondatore COE
Don Francesco Pedretti fondatore COE (foto https://www.coeweb.org/)

 

Biografia di don Francesco Pedretti scritta da Pia Airoldi e tratta dal sito coeweb.org 

Nasce il 10 aprile 1922 ad Albairate, nel milanese, in una famiglia di modeste condizioni sociali e manifesta fin da piccolo il desiderio di farsi sacerdote. Si forma nei seminari di Seveso S. Pietro e di Venegono e il 26 maggio 1945 è ordinato sacerdote nel duomo di Milano dal beato Card. Schuster.

Mentre porta a termine gli studi – conseguirà la laurea in lettere classiche presso l’Università Cattolica con una tesi sui papiri liturgici greci e latini – gli viene affidato l’insegnamento nel seminario minore di Seveso e nei fine settimana raggiunge il santuario di Saronno dove si dedica alle confessioni e alla animazione pastorale di un quartiere periferico, il Villaggio Matteotti. In un ambiente di famiglie operaie per lo più lontane dalla Chiesa riesce a creare in breve tempo una comunità viva che fa delle baracche ex-militari, dove sono ospitate la chiesa e la scuola materna, un punto di incontro e di riferimento per tutti, piccoli e grandi.

È qui che don Francesco si rende sempre più conto della necessità di una educazione di tutto l’uomo, come persona e come membro di una comunità. Ne parla a genitori e insegnanti e in particolare nell’associazione dei Maestri Cattolici di Saronno di cui è assistente spirituale e, con un piccolo gruppo di persone sensibilizzate a tali problemi e impegnate nella scuola o negli oratori, nel 1959 dà vita al Centro Orientamento Educativo (COE).

L’anno precedente, con la collaborazione di volontari, aveva dato vita in Valsassina, dove l’insegnamento scolastico si fermava alle elementari, a una scuola media e un corso di avviamento professionale,esperienza che, accolta con favore dalle autorità locali e dal provveditore agli studi, sarebbe ben presto sfociata nell’istituzione di tre scuole statali – a Cremeno e Introbio (1959) e poi a Premana (1960) – nelle quali il preside e diversi insegnanti erano membri del COE. Dagli stessi anni ’60 durante l’estate don Francesco organizzava nella sede dell’associazione a Barzio corsi di carattere culturale, pedagogico e catechistico, questi ultimi in collaborazione con l’Ufficio Diocesano, e per i ragazzi corsi di educazione all’arte e alla montagna nella casa di vacanze di S. Caterina Valfurva.

Lasciato nel 1957 il suo servizio al Villaggio Matteotti, il sacerdote viene chiamato a insegnare al seminario di Venegono e nel 1961 è nominato rettore del Collegio Arcivescovile di Saronno, dove esplica per oltre quindici anni un’intensa attività di educatore che coinvolge alunni e famiglie, corpo insegnante e ambiente cittadino, e nella quale, accanto ai programmi scolastici, promuove una serie di iniziative culturali (cinema, danza, musica, ecc.) e sportive allo scopo di offrire a tutti occasioni di crescita e di sviluppo delle proprie doti.

Il lavoro al Collegio lo assorbe da mattina a sera, ma a don Francesco restano ancora alcune ore, oltre alcuni fine settimana, per raggiungere Barzio dove il COE, sotto la sua guida, negli anni seguiti al Concilio si sta aprendo al servizio nei Paesi in via di sviluppo ed è ormai riconosciuto come un organismo di volontariato internazionale.

Dal dicembre 1976 don Francesco è anche assistente spirituale della FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani di Servizio Volontario Internazionale), membro del Consiglio dell’Ufficio Nazionale per la Cooperazione missionaria tra le Chiese e segretario regionale della Commissione Missionaria per la Lombardia.

Nel 1978 ha termine il suo servizio al Collegio, dove negli ultimi tre anni ha lasciato l’incarico di rettore mantenendo soltanto la presidenza della scuola media, e inizia la direzione del Centro Diocesano di Pastorale Missionaria. Ora è impegnato a Milano e nelle parrocchie della diocesi, ma spesso si reca anche a Roma e all’estero in visita ai sacerdoti fidei donum diocesani e a volontari occupati nei progetti di sviluppo. Segue anche gli studenti esteri del Collegio d’Oltremare, oltre alle comunità del COE.

Don Francesco è l’anima della missione: accoglie e prepara i volontari, li visita sul terreno, come pure visita i destinatari dei progetti che sostiene in tutti i modi Compie circa settanta viaggi, di cui vuol far partecipi tutti mediante diari che non sono semplici relazioni di cose viste e persone incontrate, ma lo specchio di un cuore che si lascia commuovere e che tutto trasforma in preghiera.

Accanto a programmi di sviluppo, a partire dagli anni ’80 Don Francesco riprende iniziative che promuovono l’arte e la cultura, quali l’Istituto di Formazione Artistica (IFA), primo in Camerun e in gran parte dell’Africa, il Museo della Ceramica Giuseppe Gianetti e la Galleria Artemondo di Saronno per far conoscere artisti di Paesi extraeuropei, l’organizzazione di quattro musei nell’ovest del Camerun per la preservazione e la valorizzazione dell’arte locale, e dal 1991 organizza a Milano il Festival del Cinema Africano (ora anche dell’Asia e dell’America Latina).

Nel 1992 lascia la direzione del Centro Missionario e dedica il suo tempo al COE, che ormai si struttura in diverse componenti che richiedono un’attenzione specifica. Ha più tempo anche per accompagnare il lavoro nei progetti di sviluppo, così moltiplica i viaggi, soprattutto in Camerun e in Congo dove segue personalmente l’evolversi di nuove iniziative spesso da lui suggerite. La sua salute però è in declino: nell’autunno del 1997 deve sottoporsi a cure mediche e a un intervento chirurgico. Continua a prodigarsi anche quando non è più in grado di uscire e muore a Barzio il 9 luglio 1999.

Pia Airoldi