Capra Orobica: che successo a Casargo. Ecco ‘Re Becco’ e la sua regina

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I vincitori dell'edizione 2022 della Mostra della Capra Orobica, al centro sindaco Antonio Pasquini di Casargo

Grande affluenza di pubblico a Casargo per la Mostra della Capra Orobica

Il sindaco: “Mai così tanta gente”. Assegnati i premi per i migliori esemplari e allevamento.

CASARGO – Se qualche anno fa era ‘piccola ma caratteristica’, oggi la Mostra Regionale della Capra Orobica di Casargo è diventata grande, pur restando fedele alla sua tradizione: infatti, la due giorni che si è svolta nel fine settimana in alta Valsassina ha attirato tanta gente, mai come in passato secondo gli organizzatori dell’evento:

“Un successo mai visto prima in queste proporzioni – dice il sindaco Antonio Pasquini – abbiamo avuto gente arrivata anche dall’Emilia, da Novara e da altre città. Un afflusso esagerato di persone che ha creato anche delle code all’ingresso e per questo ci scusiamo.”

Oltre 400 capi in gara per 50 allevatori partecipanti: “Ogni anno questa manifestazione assume un’importanza sempre maggiore – rimarca ancora Pasquini – al centro ci sono gli allevatori e la tradizione della capra orobica. Ringrazio tutte le istituzioni per il sostegno e la partecipazione a questo evento”.

Come da tradizione vuole, domenica si sono svolte le premiazioni del concorso con l’assegnazione del titolo di ‘Re Becco’ all’esemplare di Domenico Masolatti da Traona e di ‘Regina’ alla capra di Davide Gobbi di Margno.

Il premio per il miglior allevamento è stato assegnato a Cristina Chioda del comune bergamasco di Valgoglio.

Tra le novità di quest’anno la riproposizione del premio “Ransçiga” e se lo sono aggiudicato due lecchesi: Walter Vitali “per la determinazione di fare della sua passione la sua professione con il rispetto ed il vanto di continuare la secolare tradizione alpigiana che ha da sempre contraddistinto la sua famiglia” si legge nelle motivazioni, e Giacomo De Battista “per il suo impegno passione e dedizione che svolge nel sul suo tempo libero e che lo ha portato ad essere un giovane protagonista delle terre Alte svolgendo il suo lavoro in alpeggio sorridendo alla fatica”.