Cortenova. Inaugurato il ponte sul torrente Rossiga: “Un’opera importante”

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Alla cerimonia anche l’assessore regionale Claudia Terzi

La Valsassina ora pensa alla “bretella di Primaluna”

CORTENOVA – “Quello di oggi è un evento importante per il nostro territorio e per Cortenova: la riapertura della Sp62 con questo ponte tanto atteso”.

E’ stato inaugurato alle ore 13.30 di oggi, mercoledì 15 luglio, il nuovo ponte sul torrente Rossiga, a fare gli onori di casa è stato il sindaco di Cortenova Sergio Galperti: “Stiamo parlando dell’arteria che collega la bassa valle con l’alta valle, una strada strategica dal punto di vista turistico ma anche industriale, viste le molte aziende presenti sul territorio”.

Il sindaco di Cortenova Sergio Galperti

Proprio nel comparto della Val Rossiga, nel 2002, ci fu il primo smottamento franoso, era il 29 novembre. Attualmente ci sono ancora tre frane incombenti che sono monitorate e sotto controllo: “Con questo intervento si andrà anche a regimare il torrente Rossiga per abbassare la classe di rischio – ha continuato il sindaco -. Siccome la frana di Bindo è già stata sistemata, mancava ancora l’intervento su quest’asse”.

Il sindaco ha ringraziato chi ha finanziato l’opera e chi l’ha costruita: “Su questo versante abbiamo bisogno di fare ancora un’opera strategica – ha concluso il sindaco – il collegamento di un tratto della ciclopedonale tramite la realizzazione di un ponte che, con la regimazione del torrente Rossiga, ora possiamo fare come comune con la collaborazione di Comunità Montana e Regione”.

L’assessore regionale Claudia Terzi

Al tagliare il nastro è stata l’assessore Regionale Claudia Terzi che ha ricordato come: “Questi piccoli interventi sono quelli che segnano le comunità locali e la sopravvivenza dell’economia. Se da una parte la nostra preoccupazione è quella di mettere in sicurezza i nostri cittadini, dall’altra dobbiamo permettere all’economia di andare avanti e consentire ai cittadini di rimanere in questi territori. Regione Lombardia cerca di stare vicina ai propri territori in maniera sistematica e voi avete due rappresentanti (Mauro Piazza e Antonio Rossi) che sono veramente molto bravi”.

Claudio Usuelli, Sergio Galperti e Fabio Canepari

Tanti i sindaci della Valsassina presenti, insieme alle autorità civili e militari: “Abbiamo visto anche l’anno scorso quanto può essere vulnerabile il nostro territorio, per questo si sta lavorando per la realizzazione della ‘bretella di Primaluna’ che ci permetta di superare quello che di fatto è l’imbuto del centro paese – ha detto il presidente della Comunità Montana Valsassina Fabio Canepari -. Già con la provincia abbiamo avuto delle interlocuzioni e stiamo cercando di chiudere perché, guardando più in grande, questa strada può essere un’alternativa alla strada del lago in caso di problematiche”.

“Un grazie a Regione Lombardia che ha stanziato 1.774.000 euro per la realizzazione del ponte, la regimentazione delle acque e la messa in sicurezza di questo luogo – ha detto il presidente della provincia Claudio Usuelli -. Qui c’è un tessuto produttivo molto importante e questo ponte è un’opera fondamentale”.

“Per la provincia di Lecco arrivare a inaugurare questo ponte è anche un momento per rendere merito a istituzioni che collaborano per la valorizzazione di un territorio – ha detto il consigliere provinciale Mattia Micheli -. Siamo qui oggi nel cuore della provincia di Lecco, la Valsassina è dove la provincia è chiamata a ottenere più risultati ma è anche il territorio dove la provincia di Lecco dà il meglio di sè”.

A rappresentare il Prefetto Michele Formiglio era presente il vice prefetto aggiunto Mariano Scapolatello: “Un’opera importante sia dal punto di vista viabilistico che per quanto riguarda la messa in sicurezza di un territorio che presenta alcune fragilità. Quest’opera è un punto di incontro tra istituzioni e l’inaugurazione del ponte mi pare una bella metafora”.

Le caratteristiche del ponte

A spiegare le caratteristiche l’ingegner Angelo Valsecchi che, proprio da domani, sarà chiamato a Roma per cominciare il nuovo incarico affidatogli dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri: “Il ponte è molto semplice anche se particolare nella sua forma. E’ costruito in ferro perché abbiamo voluto riprendere un materiale ecologico che ha sempre caratterizzato questa valle. La travatura reticolare è molto permeabile alla vista anche se la struttura è possente. Un’altra caratteristica è il colore rosso: a volte bisogna avere il coraggio di osare per far vedere quello che si fa, non dimentichiamo che i ponti uniscono le persone. I dati tecnici: 31 metri di luce, 200 tonnellate di peso, 14,5 metri è la larghezza compresi i due marciapiedi. Questo è un’itinerario fondamentale per la Valsassina ma anche per la Valtellina e la Lombardia”.

A sinistra il sindaco di Introbio Adriano Airoldi in bicicletta

Dopo la benedizione del parroco don Marco Mauri, il taglio del nastro. Il primo a passare ufficialmente sul ponte è stato il sindaco di Introbio Adriano Airoldi, in tenuta sportiva, con la sua bicicletta.