Dalla Regione altri 900 mila euro per il rilancio delle miniere della Valvarrone

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L'assessore Cattaneo durante un sopralluogo alle miniere della Valvarrone nel 2019

I lavori per il primo lotto prevedono diversi interventi per consentire la visita della miniera in sicurezza

L’assessore Cattaneo: “Un progetto che salvaguarda l’ambiente e rilancia il territorio”

VALVARRONE – La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, ha incrementato di 894.000 euro le risorse per la valorizzazione del patrimonio minerario lombardo dismesso. Beneficiaria è la Comunità montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera, ove ha sede il sito minerario Lentrée-Valvarrone e Surlosasso-Bogia, che lo scorso 9 novembre ha ottenuto l’autorizzazione alla valorizzazione.

Queste risorse integrano i contributi concessi fino a 3.518.433 euro. Così suddivisi: 2.1000.000 sul 2021 e 1.418.433 sul 2022. Per il 2022 ci sono a disposizione altri 2.000.000 di euro da destinare agli altri siti minerari che hanno presentato istanza di valorizzazione del patrimonio dismesso.

“Si tratta della conferma – dice l’assessore Cattaneo – dell’impegno che stiamo profondendo in ogni direzione, non appena intravvediamo la possibilità di disporre di altre risorse. In Lombardia, infatti, sono presenti diverse miniere dismesse, che rappresentano un patrimonio culturale e storico. Esse sono un’importante testimonianza che non può essere dimenticata. Da tempo perciò lavoriamo al loro riuso e alla valorizzazione, non solo come risorse minerarie ma anche turistiche”.

L’assessore Cattaneo durante un sopralluogo alle miniere della Valvarrone nel 2019

Il dettaglio dei lavori

I lavori per il primo lotto a Lentrée-Valvarrone e Surlosasso-Bogia prevedono diverse tipologie d’interventi per consentire la visita della miniera in sicurezza.

  • Adeguamento del sentiero che collega il nucleo di Lentrée al sito minerario, in modo da consentire la fruizione anche a persone con disabilità motorie.
  • Creazione di un nuovo sentiero di collegamento tra il punto di arrivo della funivia e il futuro ponte sospeso, che si svilupperà parallelamente alla teleferica esistente, adattato anche a fruitori con disabilità motorie.
  • Riqualificazione completa della galleria mineraria, con distacco a mano di masse rocciose instabili, consolidamento, posa di sistemi di monitoraggio geotecnico, sistemazione dell’illuminazione e posa di parapetti e recinzioni.
  • Riconversione del piazzale antistante ai cantieri dismessi, con la creazione di un’area di accoglienza e un punto di partenza per le visite, con biglietteria, locali spogliatoi e servizi igienici; oltre a impianti elettrici, igienici e termotecnici con pannelli solari.
  • Messa in sicurezza dei fronti rocciosi soggetti a crolli mediante interventi di consolidamento; taglio della vegetazione pericolante, distacco a mano di masse rocciose instabili e posa di paramassi.

“Il progetto ora passerà alla fase esecutiva – conclude Cattaneo – per offrire una prospettiva di salvaguardia all’ambiente e di rilancio del territorio. Così da rendere fruibili questi luoghi a fini turistici, culturali, sociali ma anche per la ricerca scientifica. Tutto nel rispetto dell’ambiente”.