Il Nameless se ne va dalla Valsassina. Riccardo Benedetti: “Sono incazzato nero”

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Lo sfogo del consigliere comunale di Introbio nonché direttore della Sagra delle Sagre

“E avanti Valsassina, in stile gambero, però. ‘Un grande passo indietro per l’umanità’ per dirla alla Armstrong sulla Luna

BARZIO – Il Nameless saluta la Valsassina. Manca ancora l’ufficialità, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, ma il festival dedicato alla musica elettronica, capace di muovere un pubblico di oltre 50mila persone in tre giorni, pare abbia già trovato un’altra location.

Destinazione l’alta Brianza, almeno queste le voci di corridoio che stanno circolando dopo il mancato accordo tra l’organizzazione e le istituzioni valsassinesi sui cui territori viene ospitato il festival.

Intanto c’è chi, in Valsassina, ne dà già la conferma, come Riccardo Benedetti, valsassinese che non ha bisogno di presentazioni: direttore della Sagra delle Sagre e da poco consigliere comunale nel comune di Introbio in forza all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Adriano Airoldi.

Riccardo Benedetti

Benedetti, quest’oggi, sabato, sulla sua pagina Facebook ha postato un commento dal titolo categorico: “Giù il sipario”.

“Prezzo del prato, ‘noi cosa ci guadagniamo?’, amministratori geniali e visionari che si affidano alla geometria. Alla fine tutti insieme appassionatamente ce l’hanno fatta. Goodbye Nameless, and good luck! E buonanotte ai 3 milioni di indotto (ma anche se fosse solo uno voi ci sputereste sopra?)”.

Così esordisce Benedetti nel suo post dal quale emerge abbastanza chiaramente quale sarebbe il “busillis” che avrebbe determinato il mancato accordo e l’inevitabile addio del Nameless alla Valsassina.

“D’altronde – prosegue il post di Benedetti – sempre da quelle parti non ne erano stati ‘persi’ più di quattro (sto parlando ancora di milioni)? E avanti Valsassina, in stile gambero, però. ‘Un grande passo indietro per l’umanità’ per dirla alla Armstrong sulla Luna sotto il LEM in mezzo al Mare della Tranquillità. A noi non resta che continuare a vivere sulla dark side di questo satellite chiamato Valsassina in balia di correnti e correntucce mosse dal vento della mediocrità, mentre indotto e fuochi d’artificio splenderanno scintillanti altrove. Bravi, anzi, bravissimi! Così si fa! E non date retta alle versioni troppo ufficiali che qualcuno democristianamente cercherà di farvi bere. ‘Noi cosa ci guadagniamo?’
La verità, la pura verità, è che chi troppo vuole, alla fine, nulla stringe. E così è stato. Ma la Valsassina non si merita questo. L’obiettivo ora è un altro. Come indizio vi dico che inizierà il 10 agosto e terminerà il 18. Vedremo come andrà a finire. Mi chiamo Riccardo Benedetti, valsassinese, e, se non lo avete capito, sono incazzato nero”.

Raggiunto telefonicamente, alla richiesta di qualche dettaglio in più sulla sua esternazione social, Benedetti ha risposto: “Per ora quello che ho da dire l’ho scritto”.

Intanto si attendono comunicazioni ufficiali per capire e conoscere con precisione quale sarà la nuova destinazione del Nameless edizione 2020.