Progetto Grigna: al via la seconda fase dei test di tracciamento delle acque

Tempo di lettura: 2 minuti

Un’opportunità per scoprire l’idrogeologia del sistema carsico

L’obiettivo è valutare e la possibilità di migliorare l’acqua che beviamo

LECCO – Ha inizio la seconda fase delle attività relative al tracciamento delle acque carsiche nella Grigna Settentrionale.

Il progetto, presentato al pubblico il giorno 4 aprile presso la sede della Comunità Montana della Valsassina, è frutto della collaborazione tra Lario Reti Holding, l’Università degli Studi di Milano Bicocca, la Federazione Speleologica Lombarda e il Parco Regionale della Grigna Settentrionale.

La prima fase operativa ha avuto luogo tra maggio e l’inizio di giugno presso il torrente Esino ed ha previsto il rilascio dei piccoli quantitativi di Fluorescina sodica e Tinopal CBS-X, due sostanze fluorescenti atossiche di colore giallo/azzurro.

Nelle giornate di sabato 29 e domenica 30 giugno si procederà invece con la seconda fase del tracciamento, che vedrà interessate le grotte “W le donne” e “Bellaria” quali punti di rilascio dei medesimi traccianti.

L’interno del labirinto carsico della Grigna verrà monitorato grazie ad una serie di strumenti posizionati in grotta e lungo il percorso ipotizzato negli ultimi mesi. Tra questi, spettrofluorimetri da pozzo, in grado di rilevare in continuo il passaggio delle sostante fluorescenti anche in bassissime concentrazioni non visibili all’occhio umano, e carboni attivi, in grado di assorbire le sostanze fluorescenti e renderle successivamente rilevabili tramite opportune analisi.

La concentrazione dei traccianti sarà calcolata in modo che non risulti alcuna alterazione
visibile ad occhio nudo, cosa che si potrebbe verificare solo in caso di condizioni climatiche
particolari come, per esempio, eventi di precipitazione particolarmente intensi. Nel corso
di questo tracciamento, l’acqua proveniente dalle grotte e quella servita nei Comuni di
Varenna, Perledo, Esino Lario, Lierna, Cortenova, Primaluna, Pasturo, Mandello del Lario,
Ballabio, Parlasco, Taceno, potrebbe quindi risultare leggermente colorata ma, comunque,
innocua per persone e animali.

Il progetto ha ottenuto il benestare di tutti gli Enti preposti al controllo delle acque potabili
e dell’ambiente, e restituirà risultati scientificamente importanti per la caratterizzazione del
sistema idrogeologico della Grigna Settentrionale, attraverso la definizione dei percorsi
idrici sotterranei.

L’obiettivo finale è valutare la vulnerabilità dell’acquifero carsico e, quindi, la possibilità di migliorare e difendere la qualità delle acque di superficie e di quelle servite alla cittadinanza da Lario Reti Holding.