Soccorso alpino Valsassina: volontari a lezione di “Peace & Love” per gestire gli infortuni

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L’incontro si è tenuto venerdì sera nella sala della comunità montana

Al tavolo dei relatori il fisioterapista Renzo Raimondi e il nutrizionista Francesco Bonazzola

BARZIO – Pillole di scienza, alla portata di tutti, per imparare a stare meglio con il proprio corpo e sfatare tante false credenze. E’ stato interessante e ricco di spunti l’incontro promosso venerdì sera dalla Stazione di soccorso Valsassina e Valvarrone in collaborazione con lo studio Fisio run. Al tavolo dei relatori il fisioterapista Renzo Raimondi e il nutrizionista Francesco Bonazzola che hanno illustrato il protocollo Peace & Love per la cura immediatamente successiva al trauma.

Un acronimo in cui ogni lettera rappresenta un comportamento da tenere per poter affrontare al meglio gli infortuni muscolo scheletrici, dalla distorsione di una caviglia al mal di schiena passando per lo strappo muscolare, sempre in agguato anche per chi pratica attività sportiva (leggi qui). “La serata di venerdì rientra nelle iniziative che predisponiamo a livello formativo per i volontari della stazione di soccorso” precisa Alessandro Spada. “Ogni anno affrontiamo un tema con degli esperti. Abbiamo avuto incontri con gli psicologi per parlare di come affrontare situazioni critiche, anche con i parenti delle persone soccorse e l’altra sera abbiamo voluto fare un focus sui piccoli infortuni che possono capitare anche a chi va in montagna per soccorrere le persone oppure per accompagnarle come nel caso dei rappresentanti delle diverse sezioni Cai presenti all’incontro”.

“Abbiamo fornito delle nozioni base che rientrano nella nostra filosofia di fondo che è quella di contrastare l’eccessiva mercificazione della medicina moderna” gli fa eco Raimondi, precisando di aver voluto fornire indicazioni sulle miglior pratiche da seguire in caso di problematiche muscolo scheletriche. “Abbiamo smentito uno dei falsi miti che è quello di posizionare del ghiaccio su una parte del corpo infiammata. Andrebbe evitato come l’uso degli antinfiammatori perché il loro scopo teorico e’ di ridurre il processo infiammatorio, che è però il primo passo verso la guarigione”.