Valsassina: 22 milioni di euro dalla Regione per l’alluvione del 2019

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L'incontro con l'assessore Foroni in Comunità Montana a Barzio

L’assessore alla Protezione Civile di Regione Pietro Foroni in visita alle zone colpite dalle alluvioni nel 2019

A un anno di distanza i sindaci ricordano l’emergenza: “Fondamentale fare prevenzione per ridurre il rischio”

 

BARZIO – A distanza di un anno dagli eventi alluvionali che avevano messo in ginocchio la Valsassina l’assessore alla Protezione Civile di Regione Lombardia Pietro Foroni è tornato nei luoghi particolarmente colpiti, annunciando lo stanziamento di nuove importanti risorse per interventi di messa in sicurezza e prevenzione.

I violenti nubifragi della scorsa estate avevano creato ingenti danni e costretto i sindaci ad evacuare parte della popolazione. La maxi emergenza aveva riguardato Premana, Pagnona, Dervio e Primaluna, il 12 giugno 2019, e, a inizio agosto, (l’1 e il 6) il comune di Casargo che era stato parzialmente sommerso da fango e detriti.

La visita dell’assessore Foroni

Nel pomeriggio di oggi, martedì 4 agosto, l’assessore regionale ha incontrato i sindaci dei cinque paesi alluvionati (Premana, Primaluna, Casargo, Pagnona e Dervio) portandosi poi direttamente a Primaluna e a Casargo per un sopralluogo sullo ‘stato di fatto’ dei lavori messi in campo immediatamente dopo la fase più critica dell’emergenza maltempo.

La visita è stata apprezzata dagli amministratori locali che hanno accolto Foroni presso la sede della Comunità Montana della Valsassina, a Barzio: insieme ai sindaci erano presenti il presidente della Comunità Montana Fabio Canepari, il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli, i rappresentanti dei gruppi di Protezione Civile Provinciale e Comunali e quelli del Soccorso Alpino Stazione Valsassina e Valvarrone.

Fabio Canepari

Canepari (Comunità Montana): “Piani di Emergenza Territoriali inadeguati”

“Vorrei ringraziare l’assessore Foroni per la sua presenza qui oggi, a un anno di distanza da quei drammatici momenti Regione ci fa ancora sentire la sua vicinanza e attenzione” ha commentato Canepari, presidente della Comunità Montana. “Sicuramente possiamo dire che abbiamo fatto la nostra parte, sia noi come Comunità Montana che i sindaci dei paesi maggiormente colpiti dall’alluvione, i volontari della Protezione Civile, i soccorritori e i cittadini. Non ci siamo fermati e abbiamo affrontato l’emergenza. Mi preme però sottolineare una cosa: ad oggi in molti comuni i Piani di Emergenza Territoriali sono totalmente inadeguati, in certi casi arretrati di anche vent’anni. Per questo motivo come Comunità Montana stiamo predisponendo insieme ai comuni un piano per aggiornare i Pet”.

Casargo il giorno dopo l’alluvione del 6 agosto 2019

Lo scorso dicembre abbiamo siglato un accordo con i Comuni, la Provincia di Lecco e Regione Lombardia per avviare un importante studio del bacino territoriale: i problemi che ci sono stati lo scorso anno in Valsassina non sono stati causati dal suo torrente principale, il Pioverna, ma dai numerosissimi affluenti e dai versanti delle valli. Per questo serve uno studio a 360 gradi su tutto il bacino territoriale, per meglio comprendere le criticità e dare una priorità agli interventi”. Lo studio, come anticipato, dovrebbe essere completato entro il 2021.

I sindaci: “Prevenzione fondamentale ma servono contributi”

Nei loro interventi i sindaci Elide Codega (Premana), Mauro Artusi (Primaluna), Stefano Cassinelli (Dervio), Antonio Pasquini (Casargo) e Martino Colombo (Pagnona) hanno ricordato i tragici momenti dell’emergenza maltempo e la pronta risposta data, insieme, da istituzioni, volontari e cittadini: “Regione ci è subito stata vicino – hanno ricordato – lo stesso assessore Foroni era stato sui luoghi colpiti dall’alluvione e in tempi brevi da Milano sono arrivate risorse importanti che ci hanno permesso di risolvere le situazioni più critiche. Tanto è stato fatto, ma tanto ancora c’è da fare”.

Elide Codega

Per Elide Codega (Premana) le due priorità sono la pulizia dei canali e il disboscamento: “La prevenzione è fondamentale, negli ultimi 50 anni è stato fatto poco nulla – ha dichiarato – scongiurando il ripetersi di episodi come quelli dell’estate scorsa è chiaro che, dovessero verificarsi, l’unico modo per evitare danni maggiori è essere preparati e fare prevenzione. Abbiamo bisogno di programmare e prevedere le manutenzioni ma anche di fondi e in questo chiediamo l’aiuto di Regione: i Comuni da soli non ce la fanno”.

Detriti in strada a Primaluna dopo l’alluvione nel giugno 2019

Per i colleghi di Primaluna e Casargo è prioritario annullare il “rischio residuo”: “Sono orgoglioso di come la mia comunità ha reagito di fronte all’alluvione – ha detto Artusi, sindaco di Primaluna – e non ringrazierò mai abbastanza la Protezione Civile e tutti i volontari e soccorritori che hanno lavorato senza sosta dal primo momento all’ultimo. Grazie ai fondi stanziati subito da Regione siamo riusciti a sistemare buona parte degli argini dei torrenti straripati e a fare altre opere di messe in sicurezza prioritarie, ora però c’è da pensare ad interventi più mirati, volti alla regimazione delle acque e alla pulizia dei torrenti, pieni di materiale”.

Antonio Pasquini

“Solo facendo questo tipo di prevenzione – ha aggiunto Pasquini, sindaco di Casargo – risparmieremmo soldi per un risultato più incisivo e duraturo. La cura del proprio territorio è uno degli obiettivi prioritari di ogni amministratore, l’alluvione che ha colpito i nostri comuni lo scorso anno ci ha insegnato che dobbiamo avere più cura del nostro territorio. Casargo ha reagito con coraggio e determinazione, l’impegno di tutti è stato esemplare”.

Un’immagine di Dervio nel giugno 2019

Il 12 giugno 2019 è stato un giorno nero anche per il comune di Dervio, sul lago: le forti piogge avevano infatti causato la tracimazione della diga Enel situata a Pagnona e il conseguente riversamento nel torrente Varrone, che sfocia a Dervio, di detriti di grosse dimensioni che avevano causato l’esondazione del fiume e ingenti danni nel paese. Il sindaco Stefano Cassinelli, fresco di elezioni, era stato costretto ad evacuare quasi metà dei derviesi temendo il cedimento della diga e una conseguente ondata anomala.

Stefano Cassinelli

Il suo intervento è stato proprio volto a ricordare la necessità di provvedere alla manutenzione (e al monitoraggio) costante della diga: “A Dervio non abbiamo nessun problema strutturale di argini, che pure sono stati prontamente sistemati dopo l’esondazione del Varrone. Il problema è a monte, la diga di Pagnona, di proprietà privata. Non è stata fatta la manutenzione necessaria e questo è inaccettabile” ha commentato.

Martino Colombo

Il sindaco di Pagnona Martino Colombo ha invece riportato l’attenzione sul ponte di Pagnona, gravemente danneggiato dal maltempo: “Rispetto agli altri comuni siamo stati fortunati, in paese non ci sono stati danni ma il ponte sulla provinciale ha subito importanti conseguenze e ad un anno di distanza stiamo ancora aspettando un intervento. Pagnona è un comune piccolo, è vero, però la strada per la Valvarrone è la nostra unica via di uscita in caso di emergenze, e lo stesso vale per Premana”. A rispondere al primo cittadino è stato il presidente della Provincia Usuelli: “Regione Lombardia ha stanziato 250 mila euro per la ricostruzione del ponte di Pagnona sulla provinciale e anche la Provincia contribuirà. L’appalto dovrebbe essere effettuato entro la fine del 2021 e per il 2022 il ponte sarà pronto”.

Foroni: “Da Regione 22 milioni per gli eventi alluvionali del 2019”

“Penso di poter dire che come Regione Lombardia abbiamo subito fatto la nostra parte, affiancando i comuni colpiti dalle alluvioni dello scorso giugno e agosto con immediati sopralluoghi e con lo stanziamento di importanti risorse per gli interventi più urgenti. Sempre come Regione abbiamo chiesto e ottenuto, per le zone più duramente colpite dal maltempo, lo stato di emergenza che ha permesso l’arrivo di altre risorse e il risarcimento per alcuni danni subiti. In tutto questo grande lavoro non va dimenticato l’impegno della Protezione Civile, risorsa inestimabile della nostra Regione che troppo spesso diamo per scontata perché lavora in silenzio. Anche durante l’emergenza Covid i volontari non si sono risparmiati quindi, grazie”.

L’assessore regionale Pietro Foroni

L’assessore ha quindi annunciato l’arrivo di 22 milioni di euro per le zone del lago e della Valsassina colpite dal maltempo la scorsa estate: 1 milione di euro andrà a Dervio, 2,6 milioni a Premana, 7,2 milioni a Primaluna, 10 milioni a Casargo, 400 mila euro a Crandola Valsassina e 3,2 milioni alla Provincia di Lecco. “A questi fondi si aggiungono 291 mila euro di ristoro danni per la popolazione e 325 mila per le imprese produttive penalizzate dall’emergenza maltempo” ha aggiunto Foroni. Previsti anche stanziamenti, per il 2021 e il 2022, per il piano di difesa del suolo, la lotta al dissesto idrogeologico e il controllo della regimazione dei corsi d’acqua. “Tutte risposte immediate, possibili grazie alla sensibilità e collaborazione di tutti gli enti” ha concluso Foroni.

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