Valsassina, una petizione per tornare a camminare in montagna

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Riccardo Benedetti

La petizione lanciata dal valsassinese Riccardo Benedetti: “L’ho ripresa dalla Val D’Aosta”

‘Le misure restrittive vanno adeguate a territori e popolazione”

VALSASSINA – Una petizione per chiedere al Prefetto di Lecco e ai sindaci del territorio un allentamento delle misure restrittive sull’attività all’aperto. L’iniziativa è stata lanciata oggi, giovedì, da Riccardo Benedetti, valsassinese, consigliere comunale a Introbio: “Non è farina del mio sacco – spiega su facebook – ma ho ripreso l’idea del valdostano Sergio Errico, ripresa a suo volta nei giorni scorsi dal valtellinese Saverio Monti. L’obiettivo è tornare a camminare presto nei nostri posti bellissimi”.

“Siamo del tutto consapevoli della gravità dell’epidemia in corso – si legge nel testo della petizione – tuttavia crediamo che le misure per contenerla vadano adeguate a un territorio e a una popolazione, non abbia senso prenderle dalle città ad alta densità e semplicemente applicarle alla montagna. Chi va a camminare nel bosco da solo o con la sua famiglia, chi va a far legna, a coltivare l’orto, chi porta il suo bambino in un prato non può contagiare né essere contagiato da nessuno. Queste attività sono i fondamenti della nostra vita quotidiana, e un bosco è luogo molto più sicuro dal virus rispetto ai supermercati o agli uffici dove ci è concesso andare. La distanza dagli altri non ci preoccupa troppo, e il mantenerla, nel prossimo futuro, diventerà una responsabilità individuale, non una legge da far rispettare a suon di multe: per cui meglio cominciare a essere responsabili fin da ora”.

“Premesso che la nostra richiesta vuole evidenziare un aspetto che riguarda il singolo cittadino senza invadere le altre attività previste nei decreti che sono di competenza di chi ci governa a tutti i livelli, chiediamo al Prefetto della Provincia di Lecco e ai Sindaci del territorio, per il benessere dei suoi abitanti e rispettando le norme sanitarie che saranno indicate, di essere trattati come cittadini adulti e consapevoli e quindi di allentare da subito le regole relative all’attività motoria e permettere, ai singoli e ai componenti dello stesso nucleo familiare, di effettuare attività motoria all’aperto. Per favore, restituiteci i nostri boschi e le nostre montagne”.