VoCaTe, canti e riti della tradizione per favorire un turismo di qualità

Tempo di lettura: 3 minuti
Angelo Rusconi, Res Musica e Giovanni Conti, Cantar di Pietre, in mezzo la giornalista Katia Sala

A Palazzo Paure l’evento conclusivo del progetto Interegg

“Parte essenziale è la realizzazione di un prodotto turistico innovativo”

LECCO – In tanti, amministratori e cittadini, hanno partecipato nel pomeriggio di ieri, 22 gennaio, all’atto conclusivo del progetto Interreg La voce della terra: canti e riti della tradizione – VoCaTe (Programma di Cooperazione Interreg VA Italia Svizzera).

Il progetto valorizza le ritualità tradizionali nell’area prealpina del Lecchese e del Ticino, per consolidare il patrimonio culturale immateriale dei territori di frontiera, in linea con le indicazioni fondamentali della Convenzione Unesco. VoCaTe documenta le ritualità religiose e laiche dell’area di cooperazione, contribuendo in modo significativo alla rivitalizzazione dei luoghi, attraverso iniziative di divulgazione e sostegno al turismo.

“Ringrazio i partner italiani e svizzeri che hanno realizzato insieme alla Provincia di Lecco questo progetto che ha come principale obiettivo la valorizzazione delle tradizioni corali e musicali e delle ritualità dell’area di cooperazione per incrementare le presenze turistiche e consolidare le radici culturali dei territori di frontiera – ha detto il presidente Claudio Usuelli -. La valorizzazione del patrimonio culturale immateriale riguarda il territorio e le sue molteplici articolazioni. VoCaTe è nato da una riflessione e da una verifica congiunta in territorio italiano e svizzero rispetto al tema della conservazione delle tradizioni viventi e del loro ‘riuso’ in termini di turismo sostenibile”.

Cantà Proman

Dalla consapevolezza delle comuni radici del patrimonio culturale immateriale dei luoghi si è passati a un confronto sui temi turistici, con il coinvolgimento di partner pubblici e privati con competenze specifiche. Al centro del progetto le grandi processioni, i carnevali, i riti agricoli, le feste liturgiche, le realtà più vitali della civiltà tradizionale sopravvissute al passare del tempo e ai cambiamenti socioeconomici.

Il presidente della Provincia Claudio Usuelli

“Spettacoli e concerti sui temi forti della cultura tradizionale contribuiscono ad accrescere un turismo culturale di qualità, suscitando l’interesse a partecipare alle ritualità viventi e favorirne così la vitalità – ha concluso Usuelli -. Parte essenziale del percorso è infatti la realizzazione di un prodotto turistico innovativo nella prospettiva di un’offerta integrata di beni e servizi nello spazio di cooperazione”.

Cantà Proman

Presenti molti amministratori lecchesi, in particolare di Valsassina e Valvarrone, oltre al sindaco di Lecco Virginio Brivio. Il pomeriggio è proseguito con una tavola rotonda dove sono stati illustrati i particolari del progetto e il ritorno sui territori coinvolti. A entrare nei dettagli del progetto sono stati: Cristina Casarin, Servizio cultura e turismo Provincia di Lecco; Nadia Fontana Lupi, Organizzazione turistica Mendrisiotto e Basso Ceresio; Silvia Strada, Montagne lago di Como; Carlo Montisci, Ideas; Barbara Vitali, Comunità montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera.

L’evento si è concluso con gli interventi di Angelo Rusconi, Res Musica, e Giovanni Conti, Cantar di Pietre. Molto apprezzate le esibizioni di Cantà Proman – I Cantori di Preman.