A Premana largo ai giovani. Comitato Organizzatore under 30 per il 26° Giir di Mont

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PREMANA – Squadra che vince non si cambia, solitamente la regola da seguire è questa. Non è così a Premana, eccezione che conferma la regola. Dopo il successo con l’organizzazione non di uno, bensì di due Mondiali di Corsa in Montagna, il Comitato Organizzatore è stato per buona parte rinnovato.

In previsione del 26° Giir di Mont è stato rinnovato oltre il 60% dei membri del Comitato, che oggi accoglie forze nuove e soprattutto tanti giovani, anzi, giovanissimi (molti classe ’98), facendo crollare l’età media che si abbassa sotto i 30 anni, per la precisione (calcolatrice alla mano) a 29.

Ai veterani Filippo Fazzini, Achille Pomoni, Francesco Tenderini, Stefano Gianola ed Emilio Gianola si sono aggiunti Davide Gianola, Nicolò Bellati, Raul Bertoldini, Daniele Gianola, Alan Gianola, Francesca Codega, Laura Nevicato, Giovanni Bellati e Federico Gianola.

L’equazione giovane uguale inesperto qui passa in secondo piano perché si guarda alla giovane età cogliendone gli aspetti positivi: nuove energie, nuove idee, dinamicità. E lo si fa dando loro fiducia e responsabilizzandoli.

Ai vecchi (per modo di dire visto che tra questi ci sono due 25enni come Francesco Tenderini ed Emilio Gianola) il compito di guidarli e di conferirgli l’esperienza organizzativa acquisita nel corso degli anni, perché il giorno della gara, come spiegano gli “anziani” “è solo la punta dell’iceberg di un lungo lavoro che solitamente dura 8 mesi”.

Li incontriamo prima di uno dei tanti appuntamenti serali. A fare gli onori di casa sono i “senatori” Achille Pomoni (classe ’69) e Filippo Fazzini (classe ’70) seduti dall’una e dall’alta parte del grande tavolo che occupa l’intera stanza tre metri per due. Quando inizia la chiacchierata i due si tacciono: “La parola ai giovani”.

Perché investite il vostro tempo nell’organizzazione del Giir? “L’entusiasmo per il mondiale ci ha spronato a fare di più. Se nelle scorse edizioni abbiamo dato una mano al Comitato durante il giorno della gara, da quest’anno ci siamo voluti impegnare totalmente e in prima persona. Lo facciamo per il Giir ma anche perché siamo legati fortemente al nostro territorio e la soddisfazione di ricevere apprezzamenti degli atleti e del pubblico per la buona organizzazione è impagabile”.

Giir che non sarà più mondiale… “Siamo consapevoli che l’anno scorso c’erano i riflettori del mondo puntati a Premana e non sarà così nella prossima edizione. Tuttavia riteniamo che quest’anno la sfida sia proprio questa: sfruttare le luci della ribalda dell’edizione mondiale per dare vita a un Giir ancor più coinvolgente. Ci aspetta un lavoro difficile e impegnativo, ma siamo pronti”.

Nulla da inventare ovviamente per quanto riguarda il tracciato: Giir di Mont che conferma il suo spettacolare, quanto duro, percorso di 32km per 2400 metri di dislivello positivo che si snoda su e giù per gli alpeggi premanesi (se ne toccano 12) con partenza e arrivo in piazza della chiesa. Inoltre quest’anno ritorna il Mini Giir di Mont, aperto a 400 iscritti (600 quelli del Giir lungo), gara di 20 km per 1200 di dislivello positivo.

Quali le novità? “Non va dato nulla per scontato visti i cambiamenti alla regia. Sicuramente una prima novità è stata proprio il rinnovo del Comitato, dimostrando che non è un gruppo chiuso e incancrenito. Adesso però spetta a noi cercare di dare un’immagine diversa all’evento. La storia del Giir di Mont ha il suo peso, così come la spettacolarità dei posti, aspetti fondamentali non più sufficienti per garantirne il successo perché di gare ce ne sono moltissime. Quindi, la differenza passa dalla promozione e dall’immagine che si dà all’evento. Per questo motivo ci siamo concentrati parecchio sulla grafica e sulla comunicazione. Vogliamo provare a distinguerci conferendo un po’ di modernità comunicativa per raggiungere non solo gli appassionati di corsa in montagna ma anche quelle persone che non lo sono”. Insomma si lavora per cercare di cucire un abito nuovo al Giir di Mont che nella sostanza manterrà la formula di sempre.

Evento sportivo ma anche un’opportunità di promozione del territorio. Cosa pensa il Comitato al riguardo? “Ne siamo consapevoli, ma noi organizziamo una gara. Non è nostro compito ‘sconfinare’ nell’ambito turistico perché ci sono realtà deputate per questo. Da parte nostra c’è comunque tutta la disponibilità affinché il Giir possa essere un volano di promozione turistica. Anzi, siamo convinti che lo sia, speriamo che chi di dovere ne sappia cogliere occasione”.

Tornando al dietro le quinte, chi decide cosa? “Quel che vóse püsèe, la vache l’è sóe” (chi grida di più la vacca è sua, ndr), scherza qualcuno. “Al tavolo delle decisioni ci si siede tutti – spiegano i veterani Filippo e Achille – E’ ovvio che i ‘vecchi’ hanno più voce in capitolo per una questione di esperienza, vero è che ci sono tanti aspetti che necessitano di un confronto ed è qui che contiamo sull’apporto dei giovani. Possiamo dire che nel corso di tutti questi anni non è mai capitato di dover decidere per alzata di mano. Siamo sempre arrivati ad una decisione condivisa… Magari raggiunta per sfinimento, ma condivisa”.

E mentre a Premana la macchina organizzativa del Giir di Mont prosegue il lungo lavoro per arrivare puntuale all’appuntamento del 29 luglio, le iscrizioni sono già aperte. Ancora top secret invece l’atteso pacco gara.

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http://www.giirdimont.it