Atletica, mondiali ed europei: gli azzurri lecchesi ci provano

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Andrea Aldeghi

LECCO – Si sono appena conclusi sia i campionati mondiali Allievi (Calì) sia quelli Juniores (Eskilstuna), campionati che partendo dai mondiali hanno visto il nuovo record sui 200m femminili ottenuto da Candace Hill con 22”43, ben 16 nuovi primati dei campionati, Usain Bolt viene cancellato dall’albo dei primati nazionali, sui 400m Christopher Taylor ferma il cronometro a 45”27 con 8 centesimi tolti al primato dell’uomo più veloce del pianeta.

In chiave azzurra solo 36 atleti convocati, un oro nel salto in alto con Stefano Sottile e un bronzo con Marta Zenoni sugli 800m, Ilaria Verderio che riscrive il primato italiano sui 400hs con 57”75, otto finalisti e 15 nuovi primati personali, insomma una spedizione che non ha sfigurato.

In azzurro anche il lecchese Marco Leone campione e primatista italiano del decathlon con 6760 punti, un occasione importante per cercare di migliorare ulteriormente il primato che nel corso della stagione era stato portato prima a 6528 (Busto Arsizio al 26 aprile) successivamente a 6581 (Bressanone 24 maggio) e il 6760 di (Roma del 28 giugno).

Un crescendo di risultati che lasciava ben sperare per i campionati mondiali, campionati invece che non hanno preso la piega giusta sin dalle prime gare, 12”21 sui 100m, 53”7 sui 400, 4’59”75 sui 1500m 15”65 sui 110hs, 1’78m nel salto in alto, 4,00m nel salto con l’asta, 6,17m nel salto in lungo, 11,70m nel getto del peso, 39,28m nel lancio del disco e 45,71m nel lancio del giavellotto, tutte misure che hanno regalato un bottino di punti inferiore alla sua tabella da primato e alla fine 6215 sono stati i punti ottenuti dal brianzolo nella trasferta columbiana che gli valgono la 22^ piazza.

Marco Leone (1)“Sono rimasto sotto in tutte le specialità, in allenamento nell’immediata vigilia non avevo avuto sintomi di stanchezza e quindi ero fiducioso, non so bene cosa mi sia capitato – spiega – già dalle prossime gare punto a fare misure e tempi sui miei standard migliori”.

Passando ai campionati europei Juniores tanto azzurro con due medaglie d’oro, tre d’argento e quattro di bronzo, quattro primati italiani che potevano essere cinque se nel salto triplo un refolo di vento troppo generoso abbia vanificato il 16,52m di Tobia Bocchi.

Tra gli azzurri anche il lecchese Andrea Aldeghi talento del salto in lungo dove vanta un primato personale di 7,51m ottenuto a Gavardo il 7 maggio, purtroppo dopo quella gara uno stop di un mese per una frattura al tallone, un lungo periodo nel momento clou della stagione che ne ha compromesso tutta l’attività primaverile.

Agli europei Andrea non va oltre un 6,63m che lo relega in 20^ posizione, rammarico perché se avesse saltato sui suoi livelli sarebbe arrivato vicinissimo al podio.