Calcio. Amichevole inclusiva tra i detenuti e lo staff del Lecco

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Al Rigamonti-Ceppi si è svolta l’amichevole a conclusione del progetto sociale nato grazie al ds Minadeo

Mattina: “Abbiamo assistito a qualcosa di straordinario, detenuti e agenti uniti nella passione per lo sport”

LECCO – Si è tenuta questo pomeriggio allo stadio Rigamonti-Ceppi la partita amichevole lo staff della Calcio Lecco 1912 contro una squadra mista della Casa Circondariale di Lecco composta da detenuti e agenti.

L’iniziativa è frutto di un progetto iniziato a fine novembre 2024 quando una rappresentanza del Calcio Lecco è andata all’Istituto di Pescarenico per un incontro conoscitivo. All’ora i detenuti e calciatori si erano sfidati in sorta di quiz sugli aneddoti di una e dell’altra vita e poi è iniziato tutto il percorso che ha reso possibile l’amichevole odierna.

Entusiasta di questo momento di unione, la direttrice del carcere Luisa Mattina che ha ringraziato chi ha reso possibile questo evento: “La Società Calcio Lecco, la famiglia Aliberti, il precedente direttore generale Michelangelo Vitali e l’attuale Virna Bonfanti. Un ringraziamento speciale va ad Antonio Minadeo il quale da mesi ha allenato i detenuti anche in vista di questa partita. Ringrazio anche la Canottieri Lecco che ci ha omaggiato con le divise, Corrado Valsecchi e il Liceo Scientifico e Musicale Grassi che ha aperto l’evento”.

“Oggi stiamo assistendo a qualcosa che ha dello straordinario – continua Mattina – innanzitutto per il messaggio che vorrei far passare: da un lato l’importanza dello sport sia nella vita libera che all’interno del carcere. Lo sport è fondamentale sia per la salute ma soprattutto per la responsabilizzazione, la socializzazione, il reinserimento sociale e l’inclusione”.

“Noi oggi vediamo due squadre una che rappresenta il futuro che è la società Calcio Lecco che è la società libera e l’altra squadra che ha qualcosa di straordinario perchè è una formazione mista composta agenti e detenuti. Persone che nella vita di tutti i giorni hanno ruoli opposti ed antagonisti ma, qui uniti da una passione comune che si sono messi in gioco e hanno giocato insieme. Oggi vediamo semplicemente dei compagni di squadra che si tendono la mano per aiutarsi. Questo deve essere il valore dello sport, il rispetto delle regole a prescindere dal ruolo che ognuno ha. Farli giocare insieme non era assolutamente scontato”.

Presente al match anche l’assessore allo sport Emanuele Torri e il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, che ha dichiarato che quella di oggi: “È un’iniziativa fantastica ringrazio per ciò la Calcio Lecco che ha ospitato questo evento e soprattutto la direttrice Mattina per l’idea di mettere nella stessa squadra detenuti e guardie. Una bella iniziativa di apertura del carcere verso la città perchè il carcere è chiaramente un pezzo di città, con le sue regole e suoi riti, e questa iniziativa è un po’ un fuori programma che ci rende però molto orgogliosi”.

Anche Marialuisa Reatti, ex responsabile dei progetti sociali della Calcio Lecco, ha commentato l’evento: “Penso sia stata un’ottima occasione per dare risalto al sociale, e rendere più vicino la realtà del calcio ad altre realtà cittadine che a Lecco sono molto importanti. Sono molto contenta del calore e dell’entusiasmo delle persone presenti e dei giocatori. Auspico che ci sia una continuazione di questo progetto”.

Lo staff della Calcio Lecco ha sfidato la squadra del Casa Circondariale vincendo per 4-1 ma, non senza fatica. Infatti, la coppia davanti formata da Abbes Ali e Reda ha dato filo da torcere alla difesa di casa con quest’ultimo che ha segnato un gol incredibile bucando le mani del portiere avversario. Doppietta per Thomas Palazzolo che ha siglato una doppietta, poi il 2-1 di Reda a metà ripresa. Il Lecco allunga al 35′ con la rete di Diego Montecchio e poker finale targato Marco Bolis.