Calcio Lecco. Aliberti: “Siamo fiduciosi e ambiziosi per la prossima stagione”

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Aniello Aliberti - Calcio Lecco

Il presidente Aliberti traccia il bilancio della sua prima annata bluceleste

“Quella dell’anno prossimo non sarà una squadra che sarà lì a galleggiare”

LECCO – A stagione conclusa il presidente della Calcio Lecco, Aniello Aliberti ha parlato in conferenza stampa dell’annata bluceleste contornata da bassi ed alti e chiusa al tredicesimo posto in classifica.

Aliberti spiega, inizialmente, che il momento negativo è durato ben quattro mesi poi però: “Con la riapertura del mercato, l’arrivo del nuovo allenatore e diversi nuovi giocatori, ho riacquisto speranza ed ottimismo che fino a Natale non avevo. Sapevo quando ho preso in mano la squadra retrocessa dalla B alla C che le motivazioni non sarebbero state le stesse. Quando i risultati non erano positivi, ho deciso di cambiare tutto con l’arrivo di Volpe al posto di Baldini.”

“Purtroppo, il cambio con Volpe non ci ha dato i risultati sperati e il morale era sotto zero. Mentre, dalla prima partita con Valente ho capito che ci sarebbero state le premesse per potercela fare. Ci sono state partite in cui la squadra scendeva in campo con ansia, tensione e paura, allora cercavo di rincuorare i ragazzi. Io stesso ho avuto paura di retrocedere, invece mio fratello e mio figlio no. Dal punto di vista imprenditoriale ho anche dovuto considerare gli scenari e gli obbiettivi di un eventuale retrocessione ma adesso ho ben altre prospettive”.

Infatti, riguardo al futuro sottolinea Aliberti: “Non abbiamo la stessa situazione che avevamo l’anno scorso. Da quando abbiamo ottenuto la salvezza, abbiamo iniziato a programmare. Sono fiducioso perchè si è creato uno spogliatoio valido, così come la guida tecnica e tutto lo staff. Difatti, dal primo all’ultimo mi danno la tranquillità sull’organizzazione. Per me questa è la conditio sine qua non per un imprenditore. Manca ancora una persona in organico che potremmo annunciare la prossima settimana che è un addetto alla struttura e agli impianti del Rigamonti-Ceppi”.

Aliberti parla anche del mercato in generale partito a stenti in estate: “Noi siamo arrivati in corso d’opera in estate, nel mercato di gennaio abbiamo avuto più possibilità anche se difficilmente un calciatore cambia casacca in inverno a meno che non si trova bene in quella squadra o perchè non trova spazio”.

“Qui spezzo una lancia a favore del nostro direttore sportivo perchè ha fatto dei miracoli per portare qui dei calciatori che potessero darci una mano. Io ho sempre creduto in Minadeo perchè lo vedo dall’interno, mentre fuori si vedono solo i risultati della squadra. Se un calciatore sa che la Calcio Lecco ha un’ottima reputazione societaria è merito del direttore sportivo che ha una grande credibilità e sa trasmetterla al giocatore che arriva qui”.

Il presidente bluceleste parla anche di quello che potrebbe essere il mercato futuro: “Noi abbiamo delle ambizioni per il prossimo anno, crediamo nei ragazzi a cui abbiamo fatto dei contratti lunghi e che vorremmo che non si muovessero da Lecco. Quella dell’anno prossimo non sarà una squadra che sarà lì a galleggiare”.

“I giocatori possono stare e crescere qui con noi, anche se loro grandi ambizioni. In questo momento c’è un clima eccezionale se poi scattano degli interessi economici non possiamo farci niente. Su Valente non ci sono dubbi sulla sua permanenza avendo iniziato un percorso insieme, poi il rapporto con lui è ottimo”.

Aliberti parla di quello che c’è ancora da sistemare: “A livello societario stiamo lavorando su tutti le squadre e le giovanili. Una delle priorità è sicuramente lo stadio che ha bisogno di essere rivisto, così come gli spogliatoi. Il Comune non mette a disposizione dei fondi per fare nuove cose, perciò stiamo cercando di creare una struttura momentanea, insieme ad uno sponsor, per realizzare un locale di 50 metri quadrati dove possano lavorare il mister e i tecnici”.

“Il campo non è ancora a fine vita. Sul tappeto dopo la gara con la Pro Vercelli abbiamo fatto un intervento di emergenza, il problema però sta sotto. Dobbiamo drenare l’acqua che arriva siccome la canalizzazione che drena l’acqua è sopra il livello del campo, è impossibile quindi che funzioni bene perciò si deve fare in qualunque caso. Una delle ipotesi sarebbe quella di fare di alzare il campo di qualche centimetro. Non abbiamo il supporto del comune per questi interventi, poi ritengo eccessivo il costo di 65mila euro all’anno per far allenare i ragazzi al Bione. Abbiamo subito un aumento del 18% rispetto a prima”.

“Mentre ci sono interventi che inizieranno a breve: i lavori per la piattaforma disabili, in linea con l’ingresso nei distinti, e i nuovi bagni. La rivisitazione degli spogliatoi la faremo a costo nostro. Stiamo anche investendo un sistema di telecamere avanzato con vista a 4K perché le valutazioni che si fanno post partita o post allenamento sono molto importanti”.

“Sul budget non andremo al risparmio ma posso dire che non è il budget in questa serie che fanno la differenza vedi la Triestina è ai play-out. È una questione di prendere di calciatori che hanno fame e voglia. Zanellato è uno di questi: se non restasse, farebbe male. Su qualche elemento importante la società può fare dei sacrifici. Alcuni arrivati dopo a gennaio non hanno dato le risposte che aspettavamo”.

Potrebbero esserci dei cambiamenti nello sponsor tecnico spiega Aliberti: “Il contratto con Legea scade al 30 di giugno e stiamo valutato anche altre possibilità. Ci sono, infatti, altre due che si sono proposte. La scelta dello sponsor tecnico verte principalmente sulla qualità e disponibilità dell’abbigliamento, sentendo le preferenze sia dei calciatori che dei tifosi”

Il presidente chiude sulle fideussioni in ingresso che non lo preoccupa: “In alcuni incontri passati con il presidente Marani ho chiesto di alzare l’asticella all’ingresso vista la situazione in cui vertono alcune società e se capitano situazioni si va ad inficiare il campionato in corso. Il salary cap lo trovo interessante, ne abbiamo discusso 5-6 mesi fa in Lega, ora avremo un anno di prova. Se fatta con raziocinio può essere un aiuto alle società per far si che non avvengono scossoni durante il campionato”.