Calcio Lecco. Gatti: “Dobbiamo ritrovare l’identità”

Tempo di lettura: 2 minuti

“Ora conta solo lavorare”. Fabio Gatti ha le idee chiare per quanto riguarda il momento no che sta toccando la Calcio Lecco. 2 punti in 6 partite sono troppo pochi per una squadra che ha cominciato il campionato con l’obbiettivo di salire di categoria, ma il capitano degli aquilotti non vuole pensare a questo: “Ora dobbiamo vivere il momento e lasciare questa posizione più in fretta possibile”. Gatti, 29 anni, è l’unico giocatore bluceleste che ha militato sotto la guida di mister Maurizio Pellegrino, quando l’allenatore faceva parte dello staff tecnico del Catania: “È una persona seria e corretta che ama il lavoro – racconta il centrocampista –. Speriamo che ci aiuti a uscire dalla brutta situazione in cui non ci aspettavamo di trovarci”. Capitan Gatti ritorna anche sul disastroso match di Cuneo: “A nome della squadra voglio chiedere scusa alla società e alla città per la brutta prestazione di domenica. So che in questi casi la dirigenza dovrebbe cacciare tutti, ma non è possibile. Le responsabilità del periodo nero sono nostre e ora dovremo dimostrare di migliorare”. La breve gestione Delpiano-Magni è giunta al termine e Gatti pensa che “bisogna ricordare gli errori commessi in questi mesi per non ripeterli”. Ora il Lecco se la dovrà vedere con due match consecutivi al Rigamonti Ceppi, prima contro il Poggibonsi e poi con il Borgo a Buggiano: “Il doppio turno casalingo non è determinante. Dobbiamo però dare il massimo per ritrovare almeno l’identità di squadra”.

Da ieri la squadra si sta allenando agli ordini di mister Pellegrino e domani, alle 15.30 al centro sportivo Rio Torto, verrà disputata un’amichevole contro la Berretti per testare la formazione anti-Poggibonsi. Ancora infortunato Castagna, con la tibia rotta, sarà indisponibile per domenica anche Esposito, fuori un mese a causa della distrazione di secondo grado del bicipite femorale sinistro, mentre si allena con cautela Pizzuti ancora alle prese con la frattura ossea nasale.