Calcio: è l’Olginatese la “regina” delle squadre lecchesi

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Il calcio lecchese parla bianconero. Non ce ne vogliano i tifosi del Lecco, ma fatto salvo l’ultima settimana in cui i blucelesti hanno raccolto due vittorie, la società che in questo momento porta in alto i colori della provincia si trova dall’altra parte dell’Adda. L’Olginatese, terza nel girone B di Serie D con 21 punti, sta vivendo un buon momento di forma culminato con la vittoria per 3-1 contro il Pontisola.

Il segreto dei risultati della squadra presieduta da Flavio Emilio Redaelli è presto detto: “Scegliamo i giocatori e gli allenatori giusti – spiega il direttore generale Fabio Galbusera – e curiamo particolarmente il settore giovanile”. Gli sforzi a favore dei giovani sono ripagati da ragazzi come Scaccabarozzi e Bosisio, entrambi diciassettenni, protagonisti in prima squadra. Il punto forte dell’Olginatese è però la difesa, che finora ha subito solo nove gol: “Negli anni scorsi avevamo qualche lacuna nel reparto – afferma il dg –. Abbiamo deciso di tenere Grassi e Colombo e di rinforzarci con Ronchetti. A centrocampo invece l’innesto di Bonacina ha dato quadratura alla squadra e Rampinini è una nostra riscoperta, ma non dimentichiamoci di Donghi e di Rossi. A dicembre però ci muoveremo per cercare una punta”. Sta facendo un ottimo lavoro mister Falsettini, di cui Galbusera sottolinea “la grande esperienza” e il fatto che è “conosciutissimo dalla società, visto che è per la terza volta al timone della squadra”. L’obbiettivo conclamato sono i play off: “Giochiamo partita per partita cercando di stare più in alto possibile – indica Galbusera -, ma come l’anno scorso vogliamo arrivare tra le prime cinque”.

Il momento della squadra è molto buono e i giocatori lo percepiscono. “Stiamo andando bene – dichiara il centrocampista Davide Rossi –. La classifica è molto corta, infatti il campionato è equilibrato”. Il fantasista, un vero lusso per la categoria, lancia la sfida al Darfo Boario che domenica attende i bianconeri: “Sarà molto difficile perché è un campo storicamente ostico a noi, ma dobbiamo continuare così”.