Calcio, per il Lecco
è notte fonda: 1-2 interno col Montichiari

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Il Lecco crolla di nuovo: nel posticipo della decima giornata, i blucelesti al Rigamonti Ceppi perdono contro il Montichiari 1-2. Imbarazzante la fase difensiva, con i due gol di Dimas e Bettenzana regalati a difesa schierata. Nel finale la reazione ha portato al gol di Caforio, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Pesanti le contestazioni che, per la prima volta, hanno visto protagonista il Responsabile dell’Area Tecnica Werner Seeber, che ha lasciato lo stadio al termine del primo tempo.

Pellegrino si affida a Caforio per sostituire lo squalificato Maiese nel ruolo di terzino sinistro. A centrocampo confermato Padoin, arrivato settimana scorsa dal mercato degli svincolati, mentre in porta il giovane Perucchini è preferito a Durandi. Nel Montichiari Ottoni recupera in extremis Dimas, che forma la coppia d’attacco con Florian.

Il Montichiari parte meglio: al 5’ sponda di Florian per Muchetti, ma la conclusione del centrocampista è ribattuta da Ischia. All’8’ la prima occasione vera per il Lecco: Padoin arriva al tiro al limite dell’area, la deviazione di Bettenzana per poco non beffa Gambardella che si salva in angolo. Sugli sviluppi del corner rovesciata di Temelin sul fondo. Dopo dieci minuti di gara viene allontanato dalla panchina il preparatore atletico Lele Ratti per proteste verso il primo assistente Ficarra.

Dopo una buona chiusura di Marietti su Dimas, il Montichiari arriva al vantaggio: al 15’ lancio lungo di Antoniacci per Dimas che beffa l’ingenuo Marietti in corsa e con un pallonetto supera Perucchini. Si scatenano le proteste dei tifosi che coinvolgono anche il responsabile dell’area tecnica Werner Seeber per la prima volta in questa stagione. La partita si rivela molto fallosa: già quattro ammoniti dopo venti minuti, al 23’ Ottoni richiama Zambelli, che in due occasioni ha rischiato di prendere il rosso.

Alla mezz’ora punizione al limite per il Lecco calciata altissima da Fabbro. Al 32’ errore marchiano di Ischia, che regala la palla a Florian, ma l’attaccante pecca di imprecisione e calcia a lato. Cinque minuti più tardi la più grossa delle occasioni per il Montichiari per raddoppiare: in un contropiede Dimas, servito dal neoentrato Talato, si ritrova a tu per tu con Perucchini ma calcia a lato. Al 43’ ottima respinta del numero uno bluceleste sul tiro di Florian. Nel recupero destro potente di Dimas di poco a lato.

La ripresa si apre con un Lecco più deciso: Gatti si accentra dalla sinistra e al 48’ scalda i guanti di Gambardella. La risposta degli ospiti è affidata ai piedi di Talato: il suo mancino al 53’ si spegne sul fondo. Cinque minuti più tardi sponda di Temelin per Fabbro che non aggancia. I blucelesti crescono: al 60’ Caforio devia il corner di Mattaboni, la palla attraversa tutta la porta senza che Temelin riesca a ribadirla in rete.

Gli ospiti creano occasioni: la deviazione di Ischia sul cross di Saleri per poco non beffa Perucchini sul palo lontano. Al 65’ il contropiede gestito da Saleri e Dimas porta alla conclusione dell’esterno che termina a lato. Due minuti più tardi Perucchini salva il risultato deviando in angolo un pericoloso tiro di Dimas. Sul corner arriva il raddoppio degli ospiti: a difesa schierata Bettenzana fulmina di testa il numero uno bluceleste. Il Lecco ha una reazione: Fabbro dal limite dell’area colpisce la traversa con un destro potente. Gli ospiti dilagano: al 75’ Perucchini si salva sulla conclusione da distanza ravvicinata di Talato. Due minuti più tardi colpo di testa di Rebecchi deviato in angolo da Gambardella.

All’80’ punizione di Dimas respinta da Perucchini. Il Lecco ha l’occasione di riaprire la partita: Temelin non riesce a ribadire in gol una palla vagante in area piccola. All’82’ Caforio accorcia le distanze sul calcio d’angolo di Mattaboni. A due minuti dal termine Temelin si allarga sulla sinistra, ma il suo cross si spegne sulla parte superiore della traversa. Nei cinque minuti di recupero non accade più nulla: i blucelesti rimediano la sesta sconfitta stagionale in dieci partite e sprofondano sempre più giù in fondo alla classifica di Seconda Divisione, seguiti solo dalla Pro Patria, a cui sono stati comminati nove punti di penalizzazione.

TABELLINO
LECCO-MONTICHIARI 1-2
MARCATORI: pt 15’ Dimas(M); st 23’ Bettenzana (M), 37’ Caforio(L)
LECCO (4-4-2) -Perucchini 5.5, Tabbiani 5 (42‘ st Suriano sv), Marietti 4.5, Ischia 4.5, Caforio 5.5; Rebecchi 5, Gatti 5.5, Padoin 5.5 (24‘ st Galli 6), Viviani 5 (10’ st Mattaboni 6); Fabbro 5, Temelin 5.5. A disp. Durandi, Esposito, Conti, Fall. All. Pellegrino 5
MONTICHIARI (4-4-2) – Gambardella 5.5, Filippini 5.5, Bettenzana 6.5, Antoniacci 6, Zambelli 5 (24’ pt Talato 6.5); Muchetti 6.5, Filiciotto 5.5, Zanola 5.5, Saleri 5.5; Florian 6.5, Dimas 7 (42‘ st Mastroianni sv). A disp. Polizzi, Pedon, Del Padrone, Ruta, Di Nardo. All. Ottoni 6.5

ARBITRO Todaro 6.5

NOTE
Ammoniti Zambelli(M), Dimas(M), Ischia(L), Fabbro(L), Filippini(M), Filiciotto(M), Temelin(L)
Espulsi: Ottoni, allenatore del Montichiari, per proteste al 42’ st; Angoli 5-4 Rec. 3’ pt, 5’ st

L’INTERVISTA DEL DOPOPARTITA

Maurizio Pellegrino: Non riusciamo a vincere questa benedetta prima partita. Posso solo dire che quando entrano in campo sono un’altra squadra: i giocatori sono paurosi, contratti e perdono identità. Se dovessi pensare a una spiegazione a questa situazione mi verrebbe un ictus. Sono qui da quattro settimane, ma un contesto del genere non l’avevo mai visto in carriera. Non riusciamo a fare le partite e ogni volta sembrano tutte uguali perché subiamo sempre e non riusciamo a giocare. Non ci sono le condizioni e c’è molta ansia. Sto mettendo anche più di quello che posso fare, ma spero che la situazione non diventi insostenibile. Anche giocare con i ’91 non è più possibile. La squadra in questo momento ha troppo paura e subisce una metamorfosi da allenamento a partita, si vede che hanno limiti evidentissimi perché le occasioni le creano, ma solo dopo aver preso due gol. Non riusciamo a portare l’equilibrio fino alla fine e così non si può guardare a qualcosa di positivo, ma soprattutto non riusciamo a essere squadra anche se abbiamo lavorato tantissimo perché in questo momento ogni gol ci uccide; neanche in terza categoria si subiscono reti del genere. Dopo tre o quattro minuti abbandonano tutto il lavoro svolto in settimana, sono insicuri e con troppi problemi. Io ho fatto quattro partite e due punti: per dare una svolta dovevamo fare molto di più. La mia preoccupazione è che non trasmettono identità. Ora siamo a un bivio tra lo sfascio totale e recuperare il recuperabile. Tra società, squadra e ambiente i problemi sono troppo pesanti e si può sparare sulla Croce Rossa. Il rischio è che affondiamo e non recuperiamo più visto che ora non ci sono undici giocatori su cui contare a livello mentale perché sono troppo confusi. In questo momento in me vedono l’unico punto di riferimento, non sanno più a cosa attaccarsi, ma come faccio a trasmettere fiducia e speranza? La mia paura è che qui si sfascia tutto.