Corsa sui grattacieli. Cristina Bonacina tocca il ‘tetto’ delle 147 gare

Tempo di lettura: 2 minuti

Bonacina Cristina ancora protagonista dopo tredici stagioni sui grattacieli

Quasi 220.000 gradini calpestati nelle gare disputate

CALOLZIO – Diciotto grattacieli scalati in 13 nazioni diverse , 6 podi conquistati e top five finale in entrambi i circuiti , questi alcuni dei numeri che caratterizzano il sunto della tredicesima stagione agonistica per la tower runner calolziese Cristina Bonacina che a dispetto delle 44 primavere non ha nessuna intenzione di appendere le scarpette al fatidico chiodo.

“Ovviamente ogni stagione è sempre più faticosa, ma fin quando mi sentirò di farlo, non ho intenzione di rinunciare a ciò che più mi piace , salire di corsa le scale dei grattacieli”.

Queste le parole dell’atleta che veste i colori del Gruppo podistico Talamona e che è appena reduce da due bei podi conquistati ad inizio dicembre a Danzica e Zagabria dove ha dovuto affrontare più volte i numerosi gradini dei grattacieli per poi sommare i tempi delle varie prove.


Immancabile è stata anche nel 2019 la scalata all’Empire State Building di New York, con sette partecipazioni all’attivo, al Dubai Holding, dove da alcuni anni in concomitanza festeggia il suo compleanno, alla One World Trade Center nata sulle ceneri delle Torre Gemelle, per passare poi alla Tower Eiffel di Parigi , alla Ostankino Tower di Mosca, a HoChi Min in Vietnam con qualche capatina poi in Cina con Shanghai la piu’ alta di tutti con 119 piani e 3398 gradini, Taipei e Shenzhen, , le storiche in Europa Rondo’ II Tower a Varsavia, l’Hotel più alto d’Europa il Bali di Benidorm Spagna, la Tower first a Parigi , la scalata della torre Cimabue a Brescia, e alcune new entry come la Torre della Tyssen Group in Germania , l’Allianz Tower di Milano e quelle più recenti a Danzic ,Zagabria e Lubiana.

“Sono ovviamente soddisfatta della mia stagione e anche di aver raggiunto le 147 gare sui grattacieli con quasi 220.000 gradini calpestati durante queste competizioni. Ora un breve periodo di riposo con la testa proiettata al 2020 che spero sia ricco di stimoli agonistici e nuovi grattacieli da scalare”