Danzabilità. La ballerina Giada Canino fa incetta di medaglie a Sassari

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5 ori e 2 bronzi con i compagni Francesco e Michele

La giovane calolziese protagonista con la squadra Rosy Dance

CALOLZIOCORTE – Cinque medaglie d’oro e due medaglie di bronzo, la piccola Giada Canino non smette di stupire. La ballerina calolziese, 14 anni, è affetta dalla sindrome di Down ma questo, anche grazie al sostegno di due genitori splendidi, non è mai stato un ostacolo. Nella danza ha trovato il modo per esprimersi e aprirsi al mondo, mentre la scuola Rosy Dance di Villongo (Bergamo) e la maestra Marianna Cadei sono diventati la sua seconda casa. Di risultati importanti ne ha conquistati già tanti, ma ogni nuovo traguardo è importante come il primo.

“Ancora una volta è riuscita ad emozionarci – ha detto il papà Elio che, insieme alla moglie, seguirebbe Giada anche in capo al mondo -. Nello scorso fine settimana siamo andati a Sassari per partecipare a ‘Danzabilità’, evento che ha raccolto straordinari danzatori paralimpici da tutta italia che si sono cimentati nel freestyle, nelle danze latinoamericane e standard”.

La squadra di Giada ha gareggiato in rappresentanza della Lombardia: “Nonostante la Rosy Dance fosse la squadra col minor numero di coppie in gara (solo tre) è stata quella che ha vinto il maggior numero si medaglie: 12 ori, 6 argenti e 4 bronzi. Voglio fare i miei complimenti a tutti i ballerini perché sono stati davvero bravissimi”.

Giada, però, ha regalato ai suoi genitori un’ulteriore sorpresa: “Oltre che ballare con Francesco, con nostra sorpresa la sua maestra l’ha fatta ballare anche con Michele, un ragazzo autistico. Non ne sapevamo nulla, ma è stato un ulteriore bell’esempio di inclusione tra ragazzi con disabilità diverse attraverso la danza”.

Rosy Dance e la maestra Cadei hanno in mente altri importanti progetti: “Per far ballare i nostri figli e portare avanti questo fondamentale lavoro di inclusione, però, servono sponsor che sostengano la squadra – ha concluso Elio -. La speranza è che qualcuno possa sostenere la Rosy Dance e i nostri figli nel loro percorso di vita attraverso la danza”.