Cine presenta i protagonisti del Tor: Massimo Tagliaferri

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Un UltraTrailer D.O.C: Massimo Tagliaferri

Questo è il primo di una serie di articoli che andranno a presentare tutti coloro, amici e conoscenti, che hanno fatto almeno una volta il Tor Des Geants.

Qualcuno lo conosco personalmente, qualche altro solo via internet (prima o poi mi piacerebbe incrociarlo anche fisicamente).  A loro ho rivolto una ventina di domande, spaziando su tutti i fronti: preparazione, gara, sensazioni, momenti indimenticabili; insomma, tutto ciò che potrebbe anche servimi da qui a settembre.

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Massimo Tagliaferri al traguardo

Voglio iniziare questa “serie” con uno dei più forti ultratrailers italiani, un mandellese-doc: Massimo Tagliaferri. Il suo palmares è davvero impressionante:

  • 1° posto al Tuscany Crossing(100km) sia nel 2014 che nel 2013
  • 39° al Tor des Geants nel 2013 chiuso in 100h24’
  • Marathon trail del Lago di Como (1° nel 2012 e 2° nel 2013*)
  • 29° assoluto e 5° di categoria al Mondiale IAU di UltraTrail in Galles

tanto per citare gli ultimi risultati di spicco.

Ma ecco le risposte che mi ha dato Massimo:

Nome          
Massimo

Cognome    
Tagliaferri

Data e luogo di nascita   
18/04/1969   lecco

Dove vivi   
Mandello del Lario

Corri per qualche società? Se si, per quale   
Pol. Pagnona – team tecnica

Da quanto corri in montagna?   
14 anni

Qual è stata la tua prima gara in assoluto?
Trofeo Vidini Renelli-Grignetta

La tua “settimana-tipo” di allenamento   
Mi alleno dal lunedi’ al venerdi’ per un’ora e mezza circa, al sabato lungo 4-5 ore. La domenica un lento di altre 4 -5 ore o faccio una camminata

Quando hai iniziato a pensare al Tor des Geants ?    
Appena conclusa l’edizione 2012….(per quello del 2013…)

Come è cambiata la tua preparazione dopo che hai deciso di fare il Tor ? 
Sinceramente visto che ero il 111° in lista di attesa, non speravo proprio di riuscire a prenderne parte……. Quindi non l’ho preparato nello specifico. Comunque avevo fatto un grosso carico fino alla metà  di luglio dovendo correre il mondiale in Galles. Da lì in poi stop a causa di un’infezione. Poi,  fortunatamente ho trascorso 10 giorni in quota  ad agosto camminando per un sacco di chilometri e questo mi è servito molto

C’è stato qualche particolare che hai curato maggiormente in quel periodo?
Onestamente no….

Hai fatto qualche gara come allenamento al Tor? Se si, quale? Ti è servita?
Si, parecchie gare tra cui il mondiale, all’incirca 700 km solo di gare tor escluso…sicuramente sono servite molto… ( in particolare oltre al mondiale, Tuscany Crossing e Marathon Trail lago di Como)

Riavvolgi il “nastro” fino alle 10 della domenica mattina, momento della partenza. Ricordi cosa ti passava per la testa?
Solo una grande eccitazione e…. La paura per le condizioni meteo, pioveva e faceva un freddo cane!

Nel tuo primo Tor, ci sono stati dei momenti in cui ti sei detto “basta, adesso mollo tutto!”? Come li hai superati?
Si, a Donnas ( km 150) stavo benissimo e lottavo per le prime 10 posizioni, poi di colpo mi viene una crisi di asma (mai avuta prima) e me la porto per 50 km fino a Gressoney. Li’ mi curano ma se non fosse stato per mia moglie e alcuni miei amici mi sarei ritirato, invece ho proseguito solo con l’obiettivo di arrivare alla fine…per fortuna!

Qual è stato il tratto più duro e perché 
Sicuramente la salita alla colle della vecchia. Francesca Canepa mi aveva avvisato ma quando ci arrivai, di notte, vedevo il rifugio ma per arrivarci è passata un’eternità di su e giu’ durissimi… 

Come hai gestito il fattore “sonno”?
Molto bene, il minor problema della gara, onestamente… l’ho gestito con microsonni di 15 min circa, per un tot   di 4 ore in 4 giorni….

Qual è la cosa/immagine/situazione che ti rimarrà per sempre impressa nella mente del tuo primo Tor?
Una notte, buio totale e cielo stellato d’altri tempi: impagabile!

L’ultima discesa verso Courmayeur: emozioni, pensieri, stato fisico
Pensavo solo ad arrivare alla fine e a quello che mi sarei concesso i giorni seguenti! Lo stato muscolare era buono ma l’asma mi ha fatto penare fino all’ultimo metro….

Quale consiglio ti senti di darmi per affrontare questa mastodontica avventura?
Gotitela!! Di gare ne ho fatte tante ma questa è speciale, veramente unica!

Infine, un consiglio a chi si sta avvicinando per la prima volta ad un ultra trail
Arrivarci con calma e senza esagerare poi ci penserà la propria mente a far diventare questa passione in una vera e propria droga!