Il Lecco esce dalla Coppa Italia, Di Nunno non cela la rabbia

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Mister Alessio Delpiano insieme al presidente Paolo Di Nunno

 

LECCO – Nel dopogara di Lecco-Caratese il primo a prender parola è mister Alessio Delpiano, ma la sua pacata analisi della partita viene interrotta dal presidente Paolo Leonardo Di Nunno che, arrivato in sala stampa, tuona parole di rabbia per la sconfitta e ne riserva di ancora più dure all’ex patron Daniele Bizzozero reo, a sua avviso, di essere ancora troppo presente sulla scena.

“Nel primo tempo siamo partiti bene – spiega mister Delpiano – poi siamo pian piano calati e abbiamo smesso di giocare. Nel secondo tempo, invece, la squadra mi è piaciuta, ma il modo in cui abbiamo perso questa gara è un passaggio a vuoto che non possiamo permetterci perché quando si parte così bene e si riescono a fare trame interessanti, poi non si può buttare via tutto. Sono dispiaciuto per le occasioni buttate vie, invece salvo la fase difensiva, non abbiamo subito molti tiri in porta. Infine, purtroppo ho visto di nuovo il calo di più di un giocatore, difatti ancora una volta ho utilizzato tutti e cinque i cambi a disposizione, sia chiaro, però, che non butto la croce su nessuno in particolare, quando si perde si perde per colpa di tutti”.

La disamina del tecnico piemontese viene interrotta dall’ingresso in sala stampa del presidente bluceleste.

“Sono molto arrabbiato con tutti – Paolo Di Nunno è un fiume in piena e non nasconde la sua rabbia – perché hanno avuto mesi di tempo per costruirla, ma la squadra così com’è non è completa. Voglio delle spiegazioni dal direttore sportivo e anche dal preparatore dei portieri. Ho già fatto interventi sul mercato, da martedì avremo Roselli, un nuovo centrocampista, mentre di Cardinio non ne voglio più sapere perché mi aveva dato la sua parola che sarebbe venuto, ma nonostante la trattativa conclusa è sparito nel nulla senza dirmi niente. Ora metterò ancora mano al portafogli, devono correre ai ripari immediatamente”.

Il presidente, infine, parla a lungo di Bizzozero e chiede esplicitamente che non siano più considerate le sue dichiarazioni circa le mosse di mercato del Lecco.

“E’ successo un fatto gravissimo – racconta Di Nunno – ho saputo che ieri Bizzozero si è seduto sulla panchina della Juniores, voglio rivolgermi alla Questura perché lui non ha nessun titolo per fare queste cose. Vi dovete mettere tutti in testa che il Lecco l’ho acquistato io, quindi qui comando io e nessun altro. Bizzozero non c’entra più nulla qui e nessuno deve dar credito a tutte le dichiarazioni che fa sulle nostre mosse di mercato”.

Di Nunno, infine, conclude: “Voglio che la squadra possa allenarsi di più, se al Lambrone (Centro Sportivo di Erba Ndr) non ci sono campi disponibili negli orari che servono a noi vuol dire che ne cerchiamo subito un altro che possa soddisfare le nostre esigenze”.